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Conclusioni di un anno perduto
Anche quest’anno, il 2016, è oramai sull’uscio di casa. Sta indossando il suo pastrano e s’accinge a fare i suoi ultimi saluti, consapevole di finire tra i ricordi della nostra vita. Di tanto in tanto questo 2016 si guarda intorno, come se cercasse un po’ di commiserazione per chi sa di partire e non più tornare. Solo che intorno a lui c’è indifferenza, apatia, anzi, i più aspettano ansiosamente che se ne vada fuori dalle scatole, essendo stato, lui, il 2016, un anno poco felice. Io lo definirei un anno senza sale, incolore, apatico e, se non fosse stato per la presenza del mio amato nipotino, forse anche un po’…
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Riflessione post referendaria: non avete ancora capito che io sono io e voi non siete un ca..o?
Leggevo oggi un articolo in cui l’elemento centrale era il ritorno dalla seconda alla prima repubblica. Ovvero, anziché superare i recinti di una politica tripolare, preferisce ritornare ai meccanismi proporzionali che in passato hanno contraddistinto l’ingovernabilità. Tutto ciò, secondo me, è alquanto relativo e non trova alcuna giustificazione nel confuso scenario della politica di questi giorni post-referendum perché è venuta meno la “dignità” ammesso che la classe politica e dirigente del nostro paese ne possedesse ancora un briciolo. Renzi, oramai definito non a sbaglio il guascone fiorentino, fautore, promotore ed assertore del cambiamento delle modalità con cui si dovrebbe fare politica, sta dimostrando in questi giorni, che laddove ci fossero ancora…
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L’euforia dei mercati finanziari spinta dalla vittoria del NO
Non mi sarei mai immaginato, una diecina di giorni fa che avrei scritto un pezzo di questo tenore. I mercati finanziari festeggiano la vittoria referendario del NO e le dimissioni del pifferaio fiorentino. Che strano, sembra che il mondo si sia capovolto. Sino a qualche giorno fa il solo pensiero di una vittoria dei NO faceva ipotizzare scenari apocalittici, dal diluvio universale alle sette piaghe d’Egitto. Per non parlare invece di tutto quello che in caso di vittoria dei SI sarebbe cambiato in Italia, pensate avremmo potuto avere una sanità migliore, tra le altre ipotesi ventilate, secondo me affermazioni degne di essere sottoposte ad una commissione d’inchiesta,
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Quando la frettolosità del Quirinale fece i gattini ciechi
La crisi di governo scaturita dalla scellerata convinzione di un premier di voler riformare la carta costituzionale del nostro paese, a scapito delle reali esigenze e delle aspettative di gran parte della popolazione che da tempo vive condizioni di disagio, ha scatenato un intervento da parte del Capo dello Stato che io ritengo un po’ troppo affrettato. Non capisco perché si debba correre e nel giro di sole 48 ore ad approvare, da parte del senato, la legge di stabilità. I mercati finanziari hanno chiaramente ed ampiamente risposto all’esito elettorale rispedendo al mittente tutte le previsioni apocalittiche, prevalentemente pilotate da una scorrettezza degna di essere valutata da una commissione d’inchiesta,…
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Riflessioni post elettorali del giorno dopo
Il NO ha travolto Renzi, il suo Governo e la sua imbecille idee di rinnovare la carta costituzionale, proponendone una che definirla miserevole è farle un complimento. Un voto popolare che ha voluto con forza punire l’arrogante comportamento del Premier, costellato da promesse non mantenute, dal favorire spudoratamente i poteri forti, ai quali poi ha chiesto sostegno, ritenendo i suoi avversari accozzaglia. Non ricordo di campagne elettorali condotte con tanta spavalderia, probabilmente anche perché sostenuto dalla stragrande maggioranza di stampa e TV, oltre che dai sistemi finanziari e non solo, d’oltre Alpe. Lui stesso si è meravigliato di come sia stato odiato. E’ qui secondo me la causa della sua…
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“Uomini Liberi” di fare quello che vogliono gli altri. Il mio ultimo lavoro in fase di pubblicazione
Generalmente i libri, una volta realizzati, si dedicano a qualche persona cara o a qualche illustre personaggio che ha avuto una forte ed emotiva influenza sull’autore. Questa volta, desidero dedicare queste pagine al Popolo Italiano, a mio parere maltrattato, bistrattato, offeso e a volte anche vilipeso, proprio dai protagonisti della politica italiana. E’ il mio popolo, la mia gente, quella con la quale sin dalla nascita sono solito interagire, che se pur per certi versi sembrerebbe non meritarsi questa classe politica, poco aderente agli interessi etici e sociali del paese, nel contempo nulla ha fatto e nulla continua a fare per propiziare una inversione di tendenza al devastante degrado etico…
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Gli statali festeggiano. Precari, disoccupati e indigenti pagheranno il conto
Siamo, per fortuna a soli quattro giorni dalla consultazione elettorale referendaria. Domenica prossima gli italiani che hanno capito la riforma e tutti quelli che della riforma non gliene frega un tubo, andranno finalmente a votare. La notte tra domenica e lunedì sarà una notte speciale, anche perché stando ai numerosi autorevoli pronostici è probabile che l’asse terrestre possa subire una ulteriore inclinazione, o come ha autorevolmente profetizzato qualcuno, i cavalieri dell’apocalisse saranno in visita privata qui in Italia. Ho appena 67 anni e di campagne elettorali ne ho viste tante, rissose e chiassose, ma come questa mai.
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Elezione di Donald Trump grande pagina nella storia dell’imbecillità
Leggevo con interesse l’intervista rilasciata al “The Huffington Post” dal filosofo Maurizio Ferraris, che ha definito l’elezione di Donald Trump una pagina nella storia dell’imbecillità. Un interessante approfondimento della qualità/difetto dell’imbecillità, quale elemento conduttore di una società che, secondo il professore: “la democrazia dà spazio all’umano più che ogni altro sistema politico, dunque è la grande arena dell’imbecillità. Ma non ha senso cercare di tornare indietro, nessuno di noi accetterebbe più di essere governato da un despota, sia pure illuminato e intelligentissimo.”