Politica

In spasmodica attesa che i sogni delle mille e una notte, fatti in campagna elettorale, cominciano a prender forma

E’ esattamente un mese da quando il Governo formato dalla Lega e dal M5S, presieduto da Giuseppe Conte, si è insediato. Un mese in cui aldilà dell’immensità delle chiacchiere inutili e a volte anche dannose per il nostro paese, questo governo non ha ancora prodotto nulla. Pare essere ancora in corso la campagna elettorale, annunci e buoni propositi, ma di concreto al momento le attese degli elettori del neo governo restano con un palmo di naso. Strategicamente hanno indirizzato tutta l’attenzione sul problema dei migranti, peraltro tirandosi dietro l’appellativo di razzisti, stranamente e mostruosamente affibbiato proprio da chi non ne avrebbe alcun titolo per parlarne, visti i precedenti degni da condanna per reati contro l’umanità.

Ci hanno definiti cinici, razzisti, inaffidabili e, senza scuse ufficiali da parte di chi più degli altri ci ha gratuitamente offeso, il nostro Capo del Governo è andato in casa sua a stringerli la mano. E’ stato fatto un summit per rivedere le norme europee che regolano la distribuzione degli immigrati. E’ stato definito un successo per il nostro governo: gli stati parteciperanno alla distribuzione dei migranti su base volontaria. Ovvero continueranno a fare quello che vorranno fare. Per Conte non mi pare un successo, aldilà della falsa e ipocrita retorica mediatica.

Pare comunque che per ora sia opportuno indirizzare l’opinione pubblica sulla problematica migranti alla quale addossare tutte le colpe. Della disoccupazione, dell’economia che continua ad arrancare, dei servizi pubblici inefficienti nonché del clientelismo e della corruzione dilagante non una parola, non un solo decreto dopo un mese esatto dall’insediamento del nuovo governo.

La critica è doverosa soprattutto per aver proprio loro, con la campagna elettorale da mille e una notte,  suscitato grandi attese da parte dei loro stessi elettori (me compreso). Per non citare l’accordo snaturale fatto con la Lega che non poco ha irritato il popolo dei pentastellati. Se a questo poi ci aggiungiamo il protagonismo razzista xenofobo di Salvini, che non mi pare sia molto condivisibile, anche perché  questi extracomunitari siano qui da noi per essersi programmato un viaggio premio tutto pagato, l’irritazione cresce, motivo per cui gli ultimi sondaggi evidenziano un M5S oramai sotto il 30%.

Adesso aldilà di questo contesto, che sicuramente tempo ancora qualche mese si sgonfierà, tranne che a Salvini non gli venga l’idea di dichiarare guerra alla Tunisia, Libia, Marocco e Bangladesh, la gente vorrà vedere affrontati i reali problemi quotidiani, che a onor del vero sono tantissimi, difficili e complicati che in presenza di soggetti, certamente dotati di una etica ben diversa di quelli che li hanno preceduti, presentano però una scarsa quasi inesistente preparazione alla corretta gestione della cosa pubblica. Solo che oggi come oggi,  non ci resta che sperare in costoro, perché aldilà di questi non c’è più niente, c’è il vuoto assoluto, sempre che non si voglia ritornare ad affidare i destini dei nostri figli e nipoti a quei quattro zoticoni che con la scusa di fare l’interesse del Paese, hanno solo consentito l’arricchimento loro e dei loro amici, producendo un enorme debito pubblico e portando il sistema bancario ad accumulare oltre 300 miliardi di sofferenze, tutti soldini andati nelle pance dei soliti noti. Ecco perché è bene oggi non farsi prendere dalla facile demagogia, continuando a sparare addosso a tutti e a tutto, perché questo è il modo migliore con cui accelerare il processo di disintegrazione di quel poco di buono che ci è rimasto.

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