Economia,  Politica

Analisi di una turbolenza finanziaria annunciata

 

L’attuale governo composto da Lega e M5S non è particolarmente gradito a quelle cancellerie, non solo europee, che hanno sempre trattato l’Italia come un suddito affidabile e soprattutto genuflesso al loro volere.

Quando il Governo Renzi, attraverso le manovre di elargizione di prebende, che hanno fatto lievitare il debito pubblico di 265 miliardi, l’Europa, gli USA, la BCE & C. non mi pare gli siano saltati addosso. Quando nel giro di una notte vengono reperiti 20 miliardi a copertura di un sistema bancario in difficoltà, lo Spread addirittura è sceso. Non aveva alcuna importanza, se le clausole di salvaguardia, quali l’aumento dell’IVA, venivano rimandate ai posteri, riducendo le spese sociali e dei pubblici servizi. L’aver avuto un occhio particolare verso il sistema della finanza ci tutelava dall’arrogante scalata dei mercati.

Adesso, in presenza di dati macroeconomici non esaltanti, ma quanto meno   incoraggianti, l’aver voluto finalmente realizzare dei programmi di sostegno delle fasce più deboli della popolazione, viene visto come una scellerata scelta governativa che ci porterà dritti alla banca rotta. La manovra è priva di elementi di crescita, così asseriscono i più. Strano, vorrei conoscere meglio questi “più” che asseriscono tale tragico evento. Il reddito di cittadinanza va a incoraggiare i consumi in quanto destinato a persone che non hanno nulla e non come è stato fatto in precedenza, destinando decine di miliardi attraverso gli 80 euro erogati a chi già un posto di lavoro e un reddito ce l’aveva già. Possibile che questi “più” non riescano a capire che quelle risorse destinate al reddito di cittadinanza saranno un moltiplicatore economico interessante?

Ma aldilà dei gufi di circostanza, tanto cari a Renzi, se andiamo ad esaminare ciò che sta avvenendo sui mercati finanziari, ci renderemo conto che a fare il cosiddetto gioco sporco (ovviamente sempre nei termini previsti dalla legge, anche se questa poi è discutibile) sono alcuni fondi americani e la possibilità che si può ancora operare sul mercato finanziario vendendo allo scoperto. Ovvero vendo titoli azionari e obbligazionari senza averne il possesso, per poi a chiusura della giornata borsistica, di riacquistarli. La vendita di un titolo automaticamente ne consegue il suo calo della quotazione, che calerà sempre più, quanto più sono i venditori sul mercato. Quindi oggi , mattino ore 9,30, acquisto a 100 un titolo, che per effetto della mia vendita calerà a 99. Se ci saranno molti più venditori nel corso della giornata, rispetto agli acquirenti, il titolo potrebbe calare anche di vari punti. Ecco che prima della chiusura della borsa, o quando lo riterrò più conveniente, acquisterò  i titoli che ho venduto al mattino, senza averne il possesso, ovviamente ad una quotazione inferiore, ottenendo un guadagno. Guadagno che scaturisce unicamente da sistemi di compra/vendita che nulla hanno a che vedere la reale situazione economica e patrimoniale del paese.

Pare che alcuni fondi stiano facendo proprio questo, ottenendo peraltro pesanti ripercussioni sulla quotazione dell’Euro.

Alla luce di quanto anzi detto ritengo che quando la manovra finanziaria di un paese non coincide con le aspettative dei mercati finanziari e delle loro lobbies, lo scotto da pagare è grande. Questo governo dovrebbe, prima di tutto, non dimostrare arroganza, uno dei suoi difetti maggiori, avere rispetto delle istituzioni, che devono essere modificate nelle sedi competenti e non sulle piazze, senza mai dimenticare che ai ruoli di responsabilità devono essere destinate le migliori risorse, non quelle politicamente compromesse, spesso culturalmente e eticamente non adeguate.