Politica
-
Riflessione post referendaria: non avete ancora capito che io sono io e voi non siete un ca..o?
Leggevo oggi un articolo in cui l’elemento centrale era il ritorno dalla seconda alla prima repubblica. Ovvero, anziché superare i recinti di una politica tripolare, preferisce ritornare ai meccanismi proporzionali che in passato hanno contraddistinto l’ingovernabilità. Tutto ciò, secondo me, è alquanto relativo e non trova alcuna giustificazione nel confuso scenario della politica di questi giorni post-referendum perché è venuta meno la “dignità” ammesso che la classe politica e dirigente del nostro paese ne possedesse ancora un briciolo. Renzi, oramai definito non a sbaglio il guascone fiorentino, fautore, promotore ed assertore del cambiamento delle modalità con cui si dovrebbe fare politica, sta dimostrando in questi giorni, che laddove ci fossero ancora…
-
L’euforia dei mercati finanziari spinta dalla vittoria del NO
Non mi sarei mai immaginato, una diecina di giorni fa che avrei scritto un pezzo di questo tenore. I mercati finanziari festeggiano la vittoria referendario del NO e le dimissioni del pifferaio fiorentino. Che strano, sembra che il mondo si sia capovolto. Sino a qualche giorno fa il solo pensiero di una vittoria dei NO faceva ipotizzare scenari apocalittici, dal diluvio universale alle sette piaghe d’Egitto. Per non parlare invece di tutto quello che in caso di vittoria dei SI sarebbe cambiato in Italia, pensate avremmo potuto avere una sanità migliore, tra le altre ipotesi ventilate, secondo me affermazioni degne di essere sottoposte ad una commissione d’inchiesta,
-
Quando la frettolosità del Quirinale fece i gattini ciechi
La crisi di governo scaturita dalla scellerata convinzione di un premier di voler riformare la carta costituzionale del nostro paese, a scapito delle reali esigenze e delle aspettative di gran parte della popolazione che da tempo vive condizioni di disagio, ha scatenato un intervento da parte del Capo dello Stato che io ritengo un po’ troppo affrettato. Non capisco perché si debba correre e nel giro di sole 48 ore ad approvare, da parte del senato, la legge di stabilità. I mercati finanziari hanno chiaramente ed ampiamente risposto all’esito elettorale rispedendo al mittente tutte le previsioni apocalittiche, prevalentemente pilotate da una scorrettezza degna di essere valutata da una commissione d’inchiesta,…
-
Riflessioni post elettorali del giorno dopo
Il NO ha travolto Renzi, il suo Governo e la sua imbecille idee di rinnovare la carta costituzionale, proponendone una che definirla miserevole è farle un complimento. Un voto popolare che ha voluto con forza punire l’arrogante comportamento del Premier, costellato da promesse non mantenute, dal favorire spudoratamente i poteri forti, ai quali poi ha chiesto sostegno, ritenendo i suoi avversari accozzaglia. Non ricordo di campagne elettorali condotte con tanta spavalderia, probabilmente anche perché sostenuto dalla stragrande maggioranza di stampa e TV, oltre che dai sistemi finanziari e non solo, d’oltre Alpe. Lui stesso si è meravigliato di come sia stato odiato. E’ qui secondo me la causa della sua…
-
Gli statali festeggiano. Precari, disoccupati e indigenti pagheranno il conto
Siamo, per fortuna a soli quattro giorni dalla consultazione elettorale referendaria. Domenica prossima gli italiani che hanno capito la riforma e tutti quelli che della riforma non gliene frega un tubo, andranno finalmente a votare. La notte tra domenica e lunedì sarà una notte speciale, anche perché stando ai numerosi autorevoli pronostici è probabile che l’asse terrestre possa subire una ulteriore inclinazione, o come ha autorevolmente profetizzato qualcuno, i cavalieri dell’apocalisse saranno in visita privata qui in Italia. Ho appena 67 anni e di campagne elettorali ne ho viste tante, rissose e chiassose, ma come questa mai.
-
Elezione di Donald Trump grande pagina nella storia dell’imbecillità
Leggevo con interesse l’intervista rilasciata al “The Huffington Post” dal filosofo Maurizio Ferraris, che ha definito l’elezione di Donald Trump una pagina nella storia dell’imbecillità. Un interessante approfondimento della qualità/difetto dell’imbecillità, quale elemento conduttore di una società che, secondo il professore: “la democrazia dà spazio all’umano più che ogni altro sistema politico, dunque è la grande arena dell’imbecillità. Ma non ha senso cercare di tornare indietro, nessuno di noi accetterebbe più di essere governato da un despota, sia pure illuminato e intelligentissimo.”
-
Equitalia chiude e stop agli interessi sulle cartelle esattoriali: cosa non si fa per qualche voto in più
Il governo questa volta pare ce l’abbia veramente messa tutta per venire incontro ai cittadini tartassati, perseguitati ed attanagliati dalle famigerate bande di dipendenti dell’Equitalia. Nel patto di stabilità si prevede la chiusura di Equitalia, l’istituto pubblico (non privato) atto a riscuotere le tasse dovuto all’erario, ovvero al nostro “amato” stato. Come se non bastasse sono stati anche aboliti gli interessi sulle cartelle esattoriali non pagate. Che bello, direte voi, io invece dico che ancora una volta si è voluto approfittare della buona fede della gente che spesso non è bene informata e fuorviata da subdole affermazioni, a volte proferite proprio da chi eventualmente non dovrebbe farle.
-
Lo “Spread” cresce: vi spiego perché è colpa di Renzi
Da alcuni giorni il comparto finanziario italiano è entrato in fibrillazione. La Borsa di Milano arranca. I dati economici scodellati dall’ISTAT evidenziano da tempo una stagnazione. Il ventilato +0,3% del PIL nel terzo trimestre di quest’anno cozza con il -0,2% dei prezzi al consumo. Sul fronte disoccupazione consentitemi di poter esprimere la mia amarezza nel non poter valutare esattamente il suo indice, in quanto frutto di alchimie incomprensibili, elemento anche questo che evidenzia che anche in questo comparto le cose non stanno andando bene. Quello che oggi preoccupa di più è la performance dei tassi sul debito pubblico, ovvero gli interessi che dobbiamo pagare sui 2250 miliardi, che andranno ad…
-
Renzi è un vantaggio o un danno per l’Italia?
Come di consueto non perdo mai un articolo di Eugenio Scalfari, che domenica scorsa ha voluto porre in risalto le strategie politiche di Renzi, senza mai fare riferimento al referendum, divenuto oramai il filo conduttore della politica sociale ed economica del nostro Paese, ovviamente per colpa dell’ingenua se non stupida e superficiale pecca di chi non sa tenere a freno la lingua. Seguo sempre con attenzione e con la consapevolezza di chi sa di imparare qualcosa di più dagli articoli di Scalfari, ma ciò non mi esime dallo stigmatizzare, soprattutto in questi ultimi tempi, il suo pensiero. Ho la sensazione che in lui stia avvenendo una metamorfosi ideologica, probabilmente frutto…
-
Renzi: arroganza e pugno di ferro per nascondere il fallimento politico
E’ iniziata già da qualche mese la discesa del gradimento popolare alle politiche renziane. L’euforia, poi trasformatasi in arroganza, riveniente dal 41% di favore elettorale, riscosso alle precedenti elezioni europee, è stata mal gestita in questi ultimi tempi. A onor del vero Renzi ha dovuto e deve affrontare problematiche non indifferenti, quali la corruzione dilagante e devastante (senza però mai metter mano ad una legge vera contro la corruzione) il macroscopico debito pubblico, la crisi del sistema bancario rivelatosi poco affidabile quando sino a qualche giorno era ritenuto il più solido in tutta l’eurozona ed infine il Brexit, che per certi versi, per lui è stata una ghiotta opportunità.
-
In attesa che la Gran Bretagna esca dall’Europa
Gli inglesi, fedelmente rispettosi alle loro caratteristiche peculiari, arroganza e spocchiosità, oggi s’interrogano chiedendosi: “ma è possibile che siamo stati capaci di una cosa così deficiente?” Ebbene si. E’ il parere di tutte le persone dotate di un briciolo di buon senso. L’aver votato l’abbandono dell’Europa, ha dimostrato al mondo che a volte il voto di protesta, abilmente pilotato da chi più sa di trovarne giovamento, sa essere oltre che deficiente, anche controproducente. Adesso sono alla rincorsa di espedienti altrettanto stupidi, quali il rifacimento del referendum. Alla deficitaria intellettualità mentale della maggioranza del popolo inglese, si aggiunge l’assenza di una propria dignità, dimostrando ancora una volta che gli interessi economici…
-
BREXIT: finalmente una vera opportunità per l’Europa
Da poche ore si è consolidata l’affermazione della volontà popolare inglese di abbandonare questa sgangherata Europa, senza spina dorsale e per certi versi anche senza dignità. I mercati finanziari hanno immediatamente reagito, come peraltro previsto, in modo isterico. La borsa di Milano segna una perdita di oltre dieci punti e lo spread con i bond tedeschi è a ridosso dei 160 punti. Se però analizziamo i dati ci rendiamo conto che in questi ultimi giorni le borse di tutto il mondo, scommettendo sul “remain” hanno segnato incrementi oltre il 10%, mentre sul fronte dello spread una diecina di giorni fa aveva toccato la soglia odierna di 160 punti. Quindi, al…
-
Cosa non si dice delle banche : a chi e perché sono stati accordati e poi erogati fidi mai rientrati?
E’ il momento delle banche. Alcuni esempi di lesa virtù bancaria ha incrinato il rapporto di fiducia incondizionata che godeva. Il nostro sistema bancario, ritenuto tra i più solidi dell’Europa, sta rivelando, oltre che delle crepe, dei comportamenti posti in essere, oggi all’ attenzione della magistratura penale. Che la crisi economica finanziaria sia scaturita, o meglio causata dal sistema finanziario, a partire da quello americano è noto a tutti. Non era altrettanto noto che il sistema bancario italiano avesse in pancia oltre 201 miliardi di sofferenze che, secondo alcuni calcoli, meno ottimistici, dovrebbero invece superare i trecento miliardi. Tutti i governi d’Europa nel corso degli anni precedenti hanno posto in…
-
Le nostre future generazioni oltre alla crisi economica avranno addosso anche il fardello di riscattarsi dall’ignominia della corruzione
Ma che sta succedendo a questo nostro Bel Paese? La sensazione più evidente che si ha nel guardare negli occhi degli italiani è l’assenza di speranza. Si vive giorno dopo giorno, senza più preoccuparsi del domani. La necessità di pianificare il proprio futuro pare sia stata cancellata o quanto meno non fa più parte di quella prospettiva di vita fatta di progetti. La gente immersa nell’apatica indifferenza, vive la propria giornata incolore lamentandosi del presente, ricordando il passato, senza più accennare al futuro. Si sta spegnendo l’interesse verso la politica e l’economia, essendo stati da tempo esautorati dal parteciparvi, avendo queste intrapreso strade diverse e distanti dalle reali esigenze ed…
-
Immaturità politica
Dalla prima tangentopoli sono trascorsi più di vent’anni. Da allora la lancetta degli orologi degli italiani pare essersi fermata. La corrotta, quanto nefasta gestione dei denari pubblici degli anni ottanta e novanta, nonostante sia trascorso un ventennio, non ha insegnato nulla. Anzi al contrario, rileviamo oggi un degrado etico spaventoso, dilagato in tutti i settori della pubblica amministrazione. Si ha oramai la convinzione generalizzata, che spero in cuor mio sia sbagliata, che se ancora esiste qualche meandro pubblico non ancora toccato da corruzione, concussione, peculato e appropriazione indebita, è perché ancora nessun magistrato ci ha messo il naso. Una sensazione che si ribalta violentemente con gravi ripercussioni sul livello di…
-
Politica economica: ricordate Cimabue quello che ne faceva una e ne sbagliava due?
. A volte per non dire spesso, si ha la sensazione che questa politica da molti anni operi esattamente nella direzione sbagliata, ovvero come recitava un vecchio spot pubblicitario del Carosello televisivo di alcuni decenni fa: Cimabue ne fai una e ne sbagli due. Se al posto di Cimabue sostituiamo la Politica il senso è più che compiuto. I problemi del paese da alcuni decenni si accavallano, si rincorrono, sembrano giocare a nascondino ed anche quando chiaramente individuati, il gioco riprende cercando il modo più facile per occultarli o peggio ancora dandoli per risolti. La disoccupazione continua a crescere nonostante le mirabolanti trovate renziane spacciate come la svolta epocale che a mio giudizio sta…