AUGURI-ITALIAEccomi, era da un po’ di tempo che avevo abbandonato la mia tribuna politica, dove poter liberamente, tanto per ora non si paga e ne tanto meno sono imposte tasse, criticare (a ragion veduta) quello che i nostri politicanti da strapazzo stanno con il solito buon viso razzolando male.

In questi ultimi mesi sono tante le novità che hanno solcato il palcoscenico tragicomico della politica italiana. Dalla condanna di Berlusconi alle primarie del PD,  che hanno visto trionfare l’ennesimo giullare di corte, che dopo aver tanto starnazzato contro la legge di stabilità e la necessità di leggi pro crescita ha incondizionatamente, attraverso i suoi parlamentari, appoggiato la tanto famigerata legge di stabilità.

Elemento di dubbia valutazione professionale è che tutto il suo gruppo, parlo dei Renziani,   non si è accorto di alcuni emendamenti alla legge di stabilità, quali quelli che penalizzano i comuni che pongono in essere norme restrittive contro il gioco d’azzardo e il cumulo tra pensioni e stipendi pubblici, ovviamente per favorire i soliti papaveri dell’allegra famiglia della dirigenza pubblica in un momento in cui milioni di famiglie stanno vivendo la crisi più amara degli ultimi due secoli. Se non fosse stato per i tanto vilipesi grillini, di quanto anzidetto non se ne sarebbe nemmeno parlato.

Altrettanto deprecabile è il ruolo in questi mesi della stampa nazionale, divenuta lo zerbino delle varie correnti politiche, oramai priva di credibilità e indipendenza.  Si sono levate delle barricate mediatiche per cui parlare male, criticare o quanto meno mettere in dubbio l’operato del nostro presidente della repubblica (non a caso l’ho scritto con le lettere minuscole) della Boldrini, presidente della camera e del più abominevole ministro, la cancellieri, dove è riuscita a far passare l’idea che se un comportamento personale non configura un reato allora tutto è possibile in barba all’etica e alla povera gente, è la più avvilente mostruosità politica.

La crisi economica che a mio parere è più una crisi istituzionale, etica e di scarsissima  professionalità della classe dirigente del nostro Paese, a mio parere pare abbia in questi ultimi mesi consolidato maggiormente gli interessi dei grandi gruppi dell’industria e della finanza legiferando nell’unica direzione “indiscutibile” di far pagare ai ceti meno abbienti gli errori commessi.

E’ nauseabondo ascoltare i commenti dei vari politici, soprattutto quelli del centrodestra che tutto ad un tratto si “divertono” oggi  a sparare addosso a tutto e a tutti come se gli errori del passato siano stati commessi da gente venuta da Marte, dimenticando che in questi ultimi 20’anni per ben 12 hanno gestito l’Italia come se fosse una cosa ad uso personale.

E’ ulteriormente avvilente constatare che nonostante si stia iniziando a parlare dei giovani della politica, questi soggetti,  non riescono a vivere una propria idea indipendente,  essendo la rappresentazione o meglio la continuazione di chi ha capito che  in questi momenti,  restare nell’ombra, sia la cosa più saggia, non dimenticando però di manipolare questi nuovi soggetti politici.

Una riflessione banale ma forse emblematica di questo periodo è la proliferazione di libri che trattano della politica, peraltro la maggior parte scritta (spero di loro pugno e non da qualche giovane laureato, per qualche centinaio di euro) proprio da coloro che, direttamente o indirettamente hanno contribuito e non poco acchè questo paese scivolasse sempre più in basso.

Un’ultima riflessione è il perseverare del popolo italiano a subire supinamente in barba alle più elementari teorie della sopportazione umana questa politica che oggi ai miei occhi altro non è che un vecchio cappotto rivoltato. 

Vedi il nuovo sito: "ll mio pensiero libero. iflessioni economiche, politiche, sociali, storiche e filosofiche di Pompeo Maritati" 

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