GabbianoI residenti hanno deciso di bandire l'acqua delle bottiglie di plastica e di tornare all'utilizzo di contenitori riciclabili da riempire al rubinetto e alle fontanelle. «Un modo per impegnarci come comunità a favore dell'ambiente. Una scelta che pare stia dilagando in Australia. E’ lampante il beneficio per l’ambiente appestato dai residui tossici sia per la fabbricazione delle bottigliette di plastica e per il loro trasporto da una parte all’altra del paese. Ricordo che in merito il nostro Grillo ha da tempo sollecitato un comportamento di questo genere prendendo ad esempio le nostre acque minerali che se prodotte al sud venivano spesso commercializzate nel nord e viceversa, generando un flusso migratorio di plastiche che peraltro facevano consumare una enormità di combustibile per il relativo trasporto. E’ un buon segnale, che se accompagnato dalle promesse dei grandi della terra (che poi di grande, questi uomini politici, capi di stato, presenti al G8 dell’Aquila non so cosa abbiano e cosa hanno fatto di grande per la comunità mondiale) in materia di Clima, potremmo segnare la giornata di oggi come una “Buona giornata”. Una giornata che dovrebbe farci sperare che qualcosa inizi a muoversi verso la giusta direzione. Io, però, come al solito sono poco incline ad abbracciare queste proposte, questi accordi megagalattici, perché sin’ora la vera direzione politica del mondo è stata tutt’altra ed è quella dell’interesse delle grandi multinazionali, del commercio sconsiderato e senza regole che va ad arricchire i soliti generando sempre più povertà e miserie in quei popoli meno fortunati della terra. Si è parlato in questo G8 , del suo allargamento, del clima, della controversa figura di Gheddafi che stringe (platealmente) la mano a Obama, ma di terzo mondo, non se ne parla. Non si parla nemmeno dei richiami ufficiali del segretario delle Nazioni Unite verso quegli stati che non hanno mantenuto le promesse di aiuti verso il terzo mondo. Un richiamo del genere dovrebbe essere invece una macchia d’infamia per quei governi che lo ricevono.  Ecco perché ritengo che questi accordi fatti sotto i riflettori di tutti i mezzi di comunicazione mondiali, nell’ambito di questi “fantomatici” incontri, che peraltro costano una fortuna,  sono poco credibili. Dichiarazioni di facciata, promesse di fare di questo o quello, però entro il 2050, senza prevedere già da ora quale dovrà essere l’impegno preciso da assumere già da domani. Scusate il mio consueto pessimismo, ma l’esperienza degli avvenimenti del passato non lasciano spazio ad un cauto ottimismo. Questo è l’anno dell’ “Obama Dream”. Come ebbi modo di esprimermi qualche giorno fa in merito, i dubbi sono tantissimi, proprio perché molte sono le cose che ha detto questo signore e delle quali non mi pare che molte di queste si siano poi realizzate. La mia idiosincrasia verso il mondo della finanza ha lasciato il segno proprio per quello che Obama disse in merito all’elargizione di milionarie buone uscite per quei manager che avevano contribuito, attraverso la loro scellerata politica finanziaria, a generare la crisi che oggi ha invaso la nostra quotidianità, prebende milionarie, peraltro pagate con i contributi statali versati a queste banche per il loro sostegno. Lui, Obama spero di non ricordare male, sembrò adirarsi verso questo comportamento non particolarmente etico e mal visto dal popolo americano, ma nel contempo, mi pare, che questi manager, i soldini li hanno intascati ugualmente e oggi sono a casa in mezzo agli agi, lasciando il cerino bruciato in mano alla gente comune. Non è stata una bella pagina, non è un buon biglietto di presentazione. E’ anche vero che dopo una politica sciagurata di Bush, oggi basta fare un piccolo proclama di controtendenza ed è subito “simpatia”, però questa gente è bene che si abitui ad un comportamento un po’ diverso da quello del passato. Se fate una promessa, mantenetela. Se non ci riuscite a mantenere fede a quello che dite, date una seria e serena spiegazione alla gente, anche se amara e sgradita, se questo atteggiamento sarà posto in essere con vera sincerità, la gente saprà capire, e più di ogni altra cosa capirà che ha a che fare con un politico attendibile.  Ma proprio questa “attendibilità politica” non è al momento mera “UTOPIA” ?

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