In un paese come il nostro, lacerato, sconquassato, devastato dalla corruzione e dall’inefficienza di una classe dirigente incapace di saper dare quel necessario stimolo innovativo, anche le ultime speranze sembrano, giorno dopo giorno, dileguarsi sull’orizzonte del più ottimista degli italiani. Sulla stampa nazionale oggi tiene banco l’eventuale partecipazione del neo presidente del Consiglio dei ministri, Monti, ad uno speciale di Porta a Porta, condotta da Vespa, per illustrare i contenuti della manovra.
Che un Capo del Governo, in momenti così delicati debba compiutamente informare il Paese è un suo precipuo obbligo istituzionale. Non so sino a che punto sia condivisibile che ciò avvenga, ancora una volta, come per il passato, in una trasmissione televisiva e non invece a una specifica conferenza stampa aperta a tutti i più noti e accreditati giornalisti.
Non ho nulla contro Vespa, un ottimo professionista il cui unico sbaglio, se così posso definirlo, è stato quello di prestarsi troppo facilmente e a circolo chiuso alle esigenze comunicative del precedente presidente del Consiglio.
In virtù del ventilato quanto mai necessario cambiamento in tutti i settori, pubblici e privati, non sarebbe stato più giusto, onde evitare parallelismi e facili congetture, evitare questo salotto televisivo? Attenzione, altrettanto inopportuno sarebbe stati i salotti di Ballarò, mezz'ora di Lucia Annunziata ecc. L’inopportunità di qualche frivola scelta a volte, in situazioni in cui tutti sono chiamati a fare dei sacrifici, o meglio sempre i soliti noti, un atteggiamento più schivo, più professionale e soprattutto al si sopra delle parti sarebbe stato molto, molto gradito. Io spero che il Prof. Monti dall'alto della sua esperienza e saggezza, sappia evitarci questo parallelismo con il passato.