Il Campanile del Duomo di Lecce, venne costruito tra il 1661 e il 1682 dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo commissionato dal vescovo della città, Luigi Pappacoda. Fu realizzato in sostituzione di quello normanno, a sua volta voluto da Goffredo D'Altavilla, crollato agli inizi del 1600. La torre campanaria ha una forma quadrata ed è formata da cinque piani l'ultimo dei quali è sormontato da una cupola ottagonale ricoperta da maioliche, sulla quale è posta una statua in ferro raffigurante Sant'Oronzo . Gli ultimi quattro piani presentano quattro monofore alle quali le antistanti balaustre conferiscono la pittoresca funzione di lunghi balconi. Il campanile è arricchito da alcune epigrafi latine le quali, incise su targhe posizionate sopra le monofore, furono dettate dal letterato leccese Giovanni Camillo Palma. Sviluppa un'altezza di 72 metri e dalla sua sommità è possibile ammirare il Mare Adriatico e soprattutto nei giorni più limpidi si possono intravedere anche le montagne dell' Albania. Il campanile è situato nella centralissima e stupenda Piazza del Duomo: un grande cortile, che poi fu poi modificato, risalente al tempo del vescovo Gerolamo Guidano. Vi si accede attraverso i propilei, realizzati verso la fine del XVIII secolo da Emanuele Manieri.
Piazza Duomo è uno dei rari esempi di "piazza chiusa". Un tempo, l’ingresso del Duomo era dotato di porte di ferro che la sera venivano chiuse al pubblico. Trattasi un raro e stupendo esempio di arte Barocca tra le più stilisticamente riuscite.
Foto di Pompeo Maritati