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La voglia di scrivere queste pagine scaturisce dalla necessità di voler bloccare, i miei pensieri, riportarli su un pezzo di carta in modo che non vadano persi o tra di loro confusi a secondo del periodo e delle situazioni. Una specie di diario, che possiamo chiamarlo così “Il Diario dei miei pensieri” una riflessione strettamente personale sugli eventi che caratterizzano il mondo che mi circonda, nonché il mio modo di interagire con esso. Non intendo ne pretendo di voler asserire cose sempre giuste e corrette, non ritengo per mia sfortuna essere depositario del verbo assoluto. Intendo invece seriamente esporre la mia convinzione su un certo argomento, su fatti e comportamenti che più degli altri mi hanno riguardato o che abbiano attirato la mia attenzione. Pagine che sono scritte in virtù di quello che veramente sento dentro di me, pagine scritte in libertà ma con sincera onestà.
Spero che nessuno, eventualmente in disaccordo con quanto io scrivo se la voglia prendere più di tanto, la mia voglia di essere una semplice ma sincera valutazione personale di un eventuale fatto. Forse chi si ritiene offeso, o eventualmente il giudizio dovesse apparire negativo, faccia due cose molto semplici: la prima non ci faccia caso, ci passi su simpaticamente; la seconda e forse quella che io seguirei al loro posto, fare una riflessione costruttiva sul perché qualcuno la pensa diversamente.
Lo scrivere queste pagine mi distende. A volte alcuni eventi mi lasciano un po’ irritato e perplesso. Il riportarli qui su carta, mi dà la sensazione come se mi trovassi in mezzo ad una piazza dove poter gridare quello che io penso. Una mera illusione, anche perché sia se mi trovassi in piazza, sia se riportate su queste pagine, a nessuno fregherà più di tanto del mio pensiero, delle mie opinioni. Io però continuerò a scrivere e di tanto in tanto passerò il tempo a rileggere quello che ho pensato qualche tempo fa, addirittura potrò comparare due stesse riflessioni per verificare se trattasi di maturazione o semplice contraddizione.