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Ricordando “We Shall Overcome” un inno religioso diventato una canzone di lotta
Il New York Times la definì la “Marsigliese” del movimento per i diritti civili, ma “We shall overcome” non sarebbe mai diventata così famosa se un giovane del North Carolina non l’avesse intonata durante una manifestazione a Releigh. Quel giovane era Guy Carawan, un giovane poco più che trentenne, tra i pochi partecipanti bianchi a una pacifica protesta per i diritti dei neri. Da allora “We shall overcome” ha accompagnato alcune delle sollevazioni popolari più importanti, dalla marcia di Selma alle proteste di piazza Tienanmen: in quelle note, la speranza di più generazioni. Fu Joan Baez, nel 1963, a rendere la canzone un successo commerciale, partendo dalla versione definitiva scritta…