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Proposta: assegnare il prossimo Premio Nobel per la Pace a tutto il Popolo Italiano
In Italia in questi ultimi tempi vige la diffusa convinzione (ahinoi!) che chi fa il proprio dovere sia immediatamente additato quale “Eroe”. Oramai Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Militari in missioni di pace (si fa per dire), sono tutti eroi. Per l’amor di Dio, che questi svolgano deli servizi ai cittadini di particolare importanza e spesso anche mal pagati e con mezzi inadeguati, ne siamo tutti consapevoli e soprattutto grati. A quanto pare è eroe anche colui che con diligente rispetto ogni giorno timbra il suo cartellino e svolge con abnegazione il proprio lavoro. Quindi, deduco, che chi oggi fa il proprio dovere sia un eroe. Ecco tutto…
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Sono arrivati i premi Nobel per la pace suscitando qualche perplessità per l’orientamento politico
Anche quest’anno l’assegnazione del Nobel per la pace lascia dell’amaro in bocca provocando una sensazione di fastidio, di insoddisfazione e quel che è peggio di scadimento del valore del premio. L’assegnazione di un così ambito e prestigioso premio a soggetti che se pur encomiabili per il lavoro svolto a favore della pace tra i popoli non è ritenuta di spessore sufficiente per ambire a tale riconoscimento, porta inesorabilmente a svilire la portata stessa del premio. Se continueranno così tra qualche anno alla gente non importerà nulla a chi sarà assegnato, convinta oramai che il premio verrà assegnato più per meriti virtuali che per meriti ottenuti sul campo. Ancora oggi brucia il premio Nobel…