La nostra passeggiata nel Barocco leccese iniziata dalla parte nord della città, dall'Obelisco.
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Subito dopo l'Obelisco intravediamo imponente Porta Napoli, conosciuta anche come Arco di Trionfo. Fu realizzata , nel 1548, in onore dell'imperatore Carlo V grazie al progetto di Giangiacomo dell'Acaja. Sulla porta trovano posto scolpiti i l'aquila bicipite, stemma dell'Impero austro-spagnolo e un doppio colonnato con dei cannoni. L'Arco (Porta napoli) è alta venti metri ed è stata realizzata all'incirca nllo stesso luogo dell'antica porta di San Giusto.
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Scorcio di un vicolo nel barocco leccese
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Superata Porta Napoli imbocchiamo la strada a destra, Via Palmieri che inizia proprio con la Chiesa di San Luigi e dove di fronte si può ammirare il Teatro Paisiello altro esempio di Barocco Leccese.
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Parte superiore della Chiesa attigua all'Istituto Margherita
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Ancora una veduta della Via Palmieri
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PIAZZA DEL DUOMO
Le foto che seguono riguardono uno dei più suggestivi siti di tutta la città: Piazza del Duomo, o anche Cortile del Vescovado, che si erge in forma prepotente e gentile tra i vicoli del centro storico soddisfacendo anche i visitatori più esigenti. Il Duomo risale al 1144 e fu ristrutturato tra il 1659 ed il 1670. A completare la sua straordinaria cornice il maestoso campanile di circa 70 metri costruito da Giuseppe Zimbalo tra il 1661 ed il 1682 e gli archi della sede vescovile costruiti dal Cino tra il 1694 ed il 1709. La straordinaria illuminazione allestita solo in questi ultimi anni offre soprattutto la sera, al buio, uno scenario unico. Un gioco di luci ed ombre che al visitatore danno la sensazione di vivere, anche se solo per un istante, l'atmosfera dei secoli in cui la frenesia e la rumorosità moderna non esistevano. Una piccola oasi di pace dove poter, volendo, stare un pò soli con se stessi.
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Al centro di questa splendida piazza centro del barocco leccese sino ai primi anni 50 trovava luogo una fontana, la fontana dei cavalli. Chi come me ha ormai abbondantemente passato la cinquantina forse se la ricorderà.
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PALAZZO DEL SEMINARIO ESEMPIO DI BAROCCO LECCESE
edificio costruito dal 1694 al 1709, su disegno di Giuseppe Cino, per desiderio del Vescovo Pignatelli.
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CATTEDRALE, completamente rifatta da G. Zimbalo (1659-70), sorge il grandioso CAMPANILE, alto 70 m. ed eretto dallo stesso Zimbalo (1661-82).
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La chiesa di S. Irene fu edificata nel 1591 su progetto del Teatino Francesco Grimaldi. La Chiesa fu dedicata a Santa Irene in quanto sino al 1656 era la santa protettrice della Città altro esempio del barocco leccese.
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PALAZZO CARAFA
Palazzo Carafa fu fatto costruire verso la metà del cinquecento dal vescovo Sozi-Carafa, da cui ne ereditò il nome. L'edificio è stata la sede di diversi ordini monastici sino a quando il vescovo Nicola Caputo ne mutò la sua originaria funzione di sede religiosa per relegarlo alla Provincia di Lecce che ne fece la sua sede definitiva. Successivamente la struttura fu modificata sia internamente che esternamente per essere adattata alle nuove esigenze pubblice in stile Neoclassico. Oggi Palazzo Carrafa è anch'esso testimone del grandioso barocco leccese divenuto sede dell'amministrazione Comune.
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Anfiteatro Romano
L’ anfiteatro romano di Lecce che si può ammirare unitamente alla Sant’ Oronzo, ed è stato portato alla luce tra il 1904 ed il 1938. Attualmente noi ne possiamo vedere soltanto la metà, perché l’ altra parte, non è stato possibile portatala alla luce, in quanto su di essa e a ridosso insistono numerosi ed importanti edifici oltre che secolari, partecipano a formare lo straordinario scenario di piazza Sant’ Oronzo. L'Anfiteatro Romano è stato costruito intorno al II secolo D.C., e dovrebbe sviluppare dimensione complessiva di 102 x 82 metri. Alla lude degli studi effettuati si ritiene che abbia potuto contenere sino a 25.000 spettatori. L’ Anfiteatro, si trova ubicato sotto il livello stradale ed è stato realizzato con pilastri di tufo, ed era composto da due insiemi di gradinate, l’ ultima parte ormai andata perduta. L’ arena di forma ellettica misura 53 x 34 metri, . Un parapetto separa le gradinate dall’ arena che doveva essere rivestito in marmo.
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La precedente foto evidenza il grande contrasto architettonico della Piazza Sant'Oronzo passando dall'antico al moderno. Una fusione di stili che però ben si amalgamano tra loro. Alcentro spicca in tutta la sua eleganza la Colonna di SantoOronzo ed alla sua sinistra il Sedile. Ulteriori informazioni vengono riportate nella foto della tatuta successivamente. Il Sedile situato alla sinistra della Colonna di Sant'Oronzo definito anche come Il Palazzo del Seggio è composto di due piani con una loggia formata da tre archetti al piano superiore, d un arco grande al piano inferiore. Nel Sedile di conservavano le munizioni della città. Fino al 1851 fu sede del Municipio epoi della Guardia Nazionale per poi essere trasformato alla fine dell'Ottocento in Museo civico. Oggi al suo interno vengono allestite importanti mostre d'arte ed esposizioni..
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La foto è riguradante l'attuale sede della Filiale della Banca d'Italia.
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COLONNA DI SANT'ORONZO
La Colonna in pietra che sorregge la Statua di S. Oronzo è alta 29 metri . La sua costruzion ebbe inizio intorno al 1660 con dei massi facenti parte delle colonne, di cipollino africano, che in tempi remoti costeggiavano la Via Appia a Brindisi,. La Colonna fu completata 1686. La statua in bronzo di S. Oronzo è stat realizzata da Giuseppe Zimbalo.La raffigurazione del Santo con la mano benedicente, sembra proteggere dall’alto tutta la città di Lecce. La statua fu eretta come ringraziamento votivo da parte cittadinanza leccese in quanto S. Oronzo fu ritenuto il protettore ed il fautore dell’allontanamento della peste dalla città.La Statua a causa di un fuoco d'artificio, probabilmente un razzo, nel 1731 fu distrutta, proprio in concomitanza delle feste patronali in onore di Santo oronzo. Fu sostituita con una nuova statua in bronzo nel 1739.
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CHIESA DI SANTA CHIARA
La Chiesa di S. Chiara fu realizzata nel 1429 dal vescovo di Lecce Tommaso Ammirat e la sua costruzione fu terminata nel 1438, fu in seguito ristrutturata nel 1687. Lattibuibilità della paternità dell'opera ostruzione è in bilico tra il Larducci e Giuseppe Cino. Sta di fatto che non fu mai terminata anche se la sua facciata è alquanto gradevole.
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BASILICA DI SANTA CROCE
La costruzione della Basilica di S. Croce fu iniziata nel 1353, ma morto il suo mecenate, Gualtiero VI di Brienne le attvità furono abbandonate tre anni dopo per riprendere quasi due secoli dopo. Solo nel 1549 i lavori furono ripresi grazie agli architetti leccesi, Gabriele Riccardi, Giuseppe Zimbalo e Cesare Penna e grazie anche alla straordinaria collaborazione di numerose maestranze di intagliatori e scalpellini. I lavori furono conclusi 150 anni dopo. La facciata della Chiesa si compone in definitiva di due parti , una cinquecentesca nella parte inferiore e quella secentesca in quella superiore Fu realizzata unitamente al contiguo monastero, dell'ordine dei Celestini, costituiendo così un complesso architettonico di straordinaria fattura, indubbiamente l'espressione più sublime dell'architettura barocca di Terra d'Otranto e non solo.
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