Pericle e il Partenone di Atene
Storia

Il discorso di Pericle agli Ateniesi nel 461 a.C. è una straordinaria testimonianza della lungimiranza del pensiero democratico.

di Pompeo Maritati

Il discorso di Pericle agli Ateniesi nel 461 a.C. è uno dei pilastri su cui si fonda l’ideale democratico occidentale, e la sua rilevanza è sorprendente se consideriamo che fu pronunciato ben 2500 anni fa, in un contesto storico e culturale radicalmente diverso da quello odierno. Pericle, un grande statista e oratore ateniese, non solo difese la democrazia come il miglior sistema di governo, ma ne illustrò anche la filosofia e i principi fondamentali, molti dei quali continuano a essere rilevanti nel dibattito politico contemporaneo.

La lungimiranza del pensiero democratico di Pericle risiede nel suo approccio inclusivo e nella sua fiducia nelle capacità dei cittadini comuni di partecipare attivamente alla vita pubblica. Egli sosteneva che la democrazia fosse un sistema di governo che si differenziava dagli altri non per la concentrazione del potere in mano a pochi, ma per il suo fondamento nell’eguaglianza tra i cittadini. Questo concetto di eguaglianza, per quanto limitato nel contesto dell’Atene del V secolo a.C., doveva evolvere nel corso dei secoli fino a diventare una delle pietre miliari della democrazia moderna. Pericle vedeva la democrazia come il governo di tutti, non solo di una classe privilegiata, e questo era un concetto rivoluzionario all’epoca. Pericle era consapevole che una democrazia non può funzionare senza il coinvolgimento attivo dei suoi cittadini, e per questo incoraggiava la partecipazione diretta alla politica. Egli sosteneva che ogni cittadino ateniese, indipendentemente dalla sua condizione economica, avesse il diritto e il dovere di contribuire alle decisioni della polis.

Questa idea si traduceva nella prassi politica ateniese, dove la partecipazione alle assemblee e ai tribunali era aperta a tutti i cittadini maschi adulti, e le cariche pubbliche venivano spesso assegnate per sorteggio, per garantire che anche i meno abbienti potessero avere un ruolo nella gestione della città. La visione di Pericle era quella di una democrazia attiva e partecipativa, in cui i cittadini non erano meri spettatori ma protagonisti della vita pubblica. Questa è una delle caratteristiche più lungimiranti del suo pensiero, soprattutto se confrontata con le democrazie moderne, dove spesso si riscontra un distacco crescente tra i cittadini e la classe politica. Oggi, in molte democrazie occidentali, la partecipazione politica è limitata per lo più al voto periodico, e la gestione quotidiana della cosa pubblica è lasciata a una classe dirigente che tende a distanziarsi sempre di più dal popolo. La democrazia ateniese di Pericle, pur con tutte le sue limitazioni, offre una lezione preziosa sull’importanza del coinvolgimento diretto e continuo dei cittadini nella politica. Un altro aspetto della lungimiranza di Pericle riguarda la sua concezione della libertà. Pericle riteneva che la libertà politica fosse un valore fondamentale per una democrazia, ma non la intendeva come libertà individuale di fare ciò che si vuole senza restrizioni.

Al contrario, egli credeva che la libertà fosse strettamente legata al rispetto delle leggi e al senso di responsabilità verso la comunità. In una democrazia, secondo Pericle, la libertà non significa anarchia, ma la possibilità per ogni cittadino di contribuire alla creazione delle leggi e delle istituzioni che regolano la vita della città. Questa visione della libertà come partecipazione attiva alla vita pubblica è estremamente moderna e trova riscontri nelle teorie democratiche contemporanee che vedono la cittadinanza come un insieme di diritti e doveri. Tuttavia, nel mondo moderno, questa concezione di libertà è spesso messa in crisi da un individualismo crescente e da una disaffezione verso la politica. La sfida delle democrazie odierne è quella di recuperare quel senso di responsabilità collettiva che Pericle riteneva indispensabile per il buon funzionamento della democrazia. Pericle era anche consapevole del fatto che una democrazia deve basarsi su valori etici e morali condivisi. Egli sosteneva che la grandezza di Atene non risiedeva solo nel suo potere militare o nella sua ricchezza, ma soprattutto nei suoi valori, nella sua cultura e nel suo senso di giustizia. La democrazia ateniese, secondo Pericle, era un modello per il mondo perché si fondava su principi di eguaglianza, libertà e rispetto per le leggi.

Questa enfasi sui valori etici come fondamento della democrazia è un altro aspetto della lungimiranza del pensiero di Pericle. In un’epoca in cui le democrazie moderne sono spesso criticate per la loro corruzione, per la mancanza di trasparenza e per il crescente divario tra ricchi e poveri, il richiamo di Pericle all’importanza dei valori morali è più che mai pertinente. Pericle ci ricorda che una democrazia non può sopravvivere senza una base etica solida, e che la grandezza di una nazione si misura non solo dalla sua forza economica o militare, ma anche dalla sua capacità di mantenere alti standard morali.

Un altro punto centrale del discorso di Pericle è la sua visione della democrazia come sistema che promuove il merito e l’eccellenza. Egli sosteneva che, in una democrazia, ogni cittadino aveva l’opportunità di emergere in base alle proprie capacità e non in base al proprio status sociale o alle proprie origini. Questa meritocrazia era uno degli elementi distintivi della democrazia ateniese e contribuiva a fare di Atene una città straordinariamente dinamica e innovativa. Il principio pericleo del merito è un aspetto che risuona ancora oggi nelle democrazie moderne, che si fondano sull’idea che il talento e l’impegno debbano essere premiati, indipendentemente dalle origini sociali o economiche. Tuttavia, nella pratica, le democrazie contemporanee spesso faticano a realizzare pienamente questo ideale, poiché le disuguaglianze economiche e sociali continuano a rappresentare un ostacolo significativo alla realizzazione di una vera meritocrazia. Il discorso di Pericle ci offre quindi una visione della democrazia come sistema che, se ben funzionante, può promuovere l’uguaglianza delle opportunità e consentire a tutti i cittadini di contribuire al progresso collettivo. Un altro aspetto fondamentale del discorso di Pericle è la sua concezione della democrazia come sistema aperto al cambiamento e all’innovazione. Egli era convinto che una delle grandi forze della democrazia ateniese fosse la sua capacità di adattarsi e di evolversi, di accogliere nuove idee e di promuovere l’innovazione.

Questa apertura mentale e culturale era ciò che rendeva Atene una città all’avanguardia in molti campi, dalla filosofia alla scienza, dall’arte alla politica. La democrazia, per Pericle, non era solo un sistema politico, ma anche un modo di pensare e di vivere, caratterizzato dalla curiosità, dalla creatività e dalla volontà di migliorare continuamente. Questa visione della democrazia come sistema aperto e dinamico è estremamente moderna e si riflette nelle democrazie contemporanee, che si trovano costantemente di fronte alla necessità di adattarsi ai cambiamenti sociali, economici e tecnologici. Tuttavia, oggi come allora, questa capacità di adattamento è messa alla prova dalle resistenze conservatrici e dall’inerzia delle istituzioni. Pericle ci insegna che una democrazia deve essere sempre pronta a rinnovarsi, a mettere in discussione se stessa e a cercare nuove soluzioni ai problemi emergenti. Il discorso di Pericle è anche una potente riflessione sul rapporto tra democrazia e guerra.

Pur celebrando le virtù della democrazia, Pericle non negava la realtà della guerra e la necessità di difendere la propria città. Tuttavia, egli sottolineava che la forza di Atene risiedeva non solo nel suo esercito, ma anche nella sua capacità di costruire alleanze e di promuovere la pace. La visione di Pericle era quella di una democrazia che, pur essendo pronta a difendersi, non cercava la guerra per il semplice desiderio di dominio, ma piuttosto per proteggere i suoi valori e il suo modo di vivere. Questo equilibrio tra forza militare e diplomazia è un tema che continua a essere rilevante nelle democrazie moderne, che devono confrontarsi con le sfide della sicurezza internazionale e della pace globale. Il richiamo di Pericle alla moderazione e alla giustizia nelle relazioni internazionali è un principio che dovrebbe guidare ancora oggi le politiche estere delle democrazie, soprattutto in un mondo sempre più interconnesso e complesso. Infine, il discorso di Pericle è anche una celebrazione della cultura e dell’educazione come elementi fondamentali di una democrazia.

Egli sosteneva che una città democratica come Atene doveva investire nella formazione dei suoi cittadini, non solo per renderli buoni governanti, ma anche per farli crescere come persone complete e consapevoli. La cultura e l’educazione erano, per Pericle, strumenti essenziali per la crescita morale e intellettuale della comunità, e quindi per il buon funzionamento della democrazia. Questo legame tra democrazia, cultura ed educazione è un altro aspetto della lungimiranza del pensiero di Pericle, soprattutto se consideriamo le sfide educative che le democrazie moderne devono affrontare. In un’epoca di crescente disuguaglianza educativa e di crisi dei sistemi scolastici, il richiamo di Pericle all’importanza dell’educazione per la democrazia è più che mai attuale.

Le democrazie contemporanee devono impegnarsi per garantire un’educazione di qualità a tutti i cittadini, affinché possano partecipare pienamente alla vita pubblica e contribuire al benessere collettivo. In conclusione, il discorso di Pericle agli Ateniesi nel 461 a.C. è una straordinaria testimonianza della lungimiranza del pensiero democratico. I principi che egli enunciò allora continuano a essere rilevanti per le democrazie moderne, che si trovano a dover affrontare sfide simili a quelle dell’antica Atene: la partecipazione attiva dei cittadini, la libertà intesa come responsabilità collettiva, l’importanza dei valori morali, la promozione del merito e dell’eguaglianza delle opportunità, l’apertura al cambiamento e all’innovazione, il rapporto tra democrazia e guerra, e il ruolo centrale della cultura e dell’educazione. Il discorso di Pericle ci offre una visione della democrazia come un sistema di governo che, se ben applicato, può promuovere il benessere e la giustizia per tutti i cittadini, ma che richiede un impegno costante da parte di tutti per funzionare. Le democrazie moderne possono trarre grande ispirazione dalle parole di Pericle, che ci ricordano l’importanza di difendere e rafforzare i principi democratici, anche in un mondo in costante cambiamento.

Se oggi siamo in grado di vivere in società democratiche, lo dobbiamo in gran parte a pensatori come Pericle, che seppero vedere oltre il loro tempo e gettare le basi per un futuro più giusto e libero. Tuttavia, non dobbiamo mai dare per scontato il valore della democrazia: essa richiede la nostra attenzione, il nostro impegno e la nostra partecipazione attiva, proprio come sosteneva Pericle duemilacinquecento anni fa.