Il Salento
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La prima Professoressa salentina: Giulia Lucrezi Palumbo (1876 – 1956)
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Tradizioni, Riti E Simboli Della Pasqua Nel Salento
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l “Monolite di Giuggianello” o “Masso della Vecchia” di Gianni Carluccio
Una singolare attrattiva per storici e naturalisti è rappresentata dalla zona del cosiddetto “Masso della Vecchia“, nel territorio del Comune di Giuggianello, dove la conformazione di alcuni massi di calcare ha fatto nascere una leggenda, tramandataci da Aristotele, legata al mito di Ercole ed all’origine delle acque sulfuree di S. Cesarea Terme. Il toponimo (v. tavoletta I.G.M.I., F.214, II NE, Muro Leccese) indica un grande masso a forma di fuso (“furticiddu “) poggiante su un basamento roccioso, che si trova sul punto più elevato della serra di Giuggianello; su questo pianoro si notano inoltre vari massi dalle forme arrotondate. Si tratta indubbiamente di un fenomeno di erosione dovuto alla diversa consistenza del…
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Motti e modi di dire salentini
Le lontane origini popolari del Salento portano dietro di se delle “ingiurie” a volte per distinguersi, a volte solo per irridere. Vi riporto questa vecchia filastrocca dove troverete come tra di loro, i popolani dei vari paesi si divertivano definire i loro vicini di casa. Una filastrocca popolare dice:Ad Alessano “li sciudéi”,a Campie “li babbei”,“li saracùni” a Casaranu,“ciole” iddhi de Barbarànu.Se senti dire: “su ‘cculi lesi”,statte certu ca su’ ‘Ndranési,a Caprarica “li cristariéddhi”,a Marittima “li nanèddhi”All’Acaja le “culippuntàte”,Casamassella bella citate,ad Acquarica trovi “spurtèddhe”,a Presicce le “buttanéddhe”.A Burgagne “li spustati”,a Melendugnu su’ “‘pporci binchiàti”,a Butrugnu “li cucummeràri”,a Cutrufianu “li cutumàri”.A Corsanu “li carcagni tisi”,“li mangia cozze” a Vigna Castrisi,a San Cesariu…
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Kallí Pólis, la leggenda della città bella
Il suo nome era conosciuto in tutta la Grecia e l’Asia Minore. Ovunque andasse era rispettato e temuto. La sua fama era quella di un bruto, di un violento, che uccideva ormai per abitudine più che per necessità. La sua spada, unica fedele compagna di vita, aveva trapassato numerosi corpi impregnansosi del sangue di coloro che nella mente del loro assassino avevano un volto, una storia, ma non un nome che valesse la pena ricordare. Il principe che la impugnava non ricordava, ormai quasi più, cosa volesse dire avvertire quel brivido che ti percorre dalla testa ai piedi nel momento in cui si pone fine ad una vita. Era diventata…
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Storia del Rosone della Basilica di Santa Croce di Tonio Rollo
E già, quando si parla o si ammira la Basilica di Santa Croce di Lecce a tutto si pensa, mai a quelle povere cinque facce nascoste tra gli intarsi del rosone. Sono dimenticate da tutti. Nessuno si ferma ad ammirarle. Quasi come se fossero state fatte oggetto di una sinistra maledizione: Ci sarete, ma nessuno vi vedrà!,sembra che abbia loro intimato qualcuno. Forse è stato quell’artista, il Penna, che costruendo il secondo ordine della Chiesa ha voluto inserire oltre alla sua firma (Cesare Penna di Lecce / scolpiva), nella parte superiore della cornice della statua di san Pier Celestino, anche il suo autoritratto. Ma che quel nasone sia proprio dell’architetto è una…
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Un Video su Lecce città d’arte, storia e cultura e tanto altro ancora …….
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Video: Una passeggiata intorno alla Piazza Sant’Oronzo di Lecce
Un video costituito da una serie di foto realizzate passeggiando introno alla Piazza Sant'Oronzo di Lecce. Un passeggiata attraverso i suoi due millenni di storia, partendo dall'Anfiteatro Romano al meraviglioso Barocco.
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Comunità Speranza – Associazione di Volontariato Carcerario
Comunità Speranza Associazione di volontariato carcerario, è un'associazione apartitica che persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale. E' caratterizzata da: -assenza di fini di lucro; -democraticità della struttura organizzativa; -gratuità delle cariche. Intende porsi come punto di riferimento di tutte le problematiche connesse al pianeta carcere e al rapporto che intercorre tra mondo "interno" ed "esterno", offrendo un servizio libero e gratuito.
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Una stampa di Pompeo de Renzi
Una stampa di Pompeo Renzi che ci descriva attraverso le sue immagini una Lecce che già allora doveva essere una bella cittadina. Questa raffigura la piazza dei mercanti . Al centro la chiesa di Santa Maria delle Grazie disegnata dal Teatino Rosario Coluccio di Rossano Veneto. A destra la loggia del porticato del mercato del pesce e a sinistra il vico dei forcinari che era degli Olivetani dei SS Nicolò e Cataldo. La fontana fu smontata nel 1768 e fu ricomposta al Parco l'anno successivo. (Fonte "Lecce nel seicento di Michele Paone)
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Basilica del Rosario di Lecce, straordinaria evidenza del Barocco Leccese
Viene considerata l'ultima opera realizzata da Giuseppe Zimbalo. L’incarico gli fu assegnato dal vescovo Giuseppe Pignatelli I lavori ebbero inizio nel 1691 furono ultimati nel 1728, diciotto anni dopo la morte dello Zimbalo. La basilica sorge sull’area della chiesa di San Giovanni d’Aymo, risalente al trecento. Le due enormi colonne a spirale scanalate, riccamente decorate, racchiudono un gran portale sul quale si innalza un timpano con la statua di San Domenico e lo stemma dei Domenicani. La facciata della chiesa presenta una imponente balaustra, al centro della quale vi è la statua della Vergine e sulla quale si innalzano enormi vasi di fiori, angeli, cavalli. Un incanto decorativo esterno di grande effetto che…