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Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi
[responsivevoice_button rate=”1″ pitch=”0.6″ volume=”0.8″ voice=”Italian Female” buttontext=”Play”] Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi, che comincia a non godere della sudditanza dei capibastone dei partiti dell’ipocrita coalizione di Unità Nazionale. Non per tirare acqua al mio mulino, ma se andaste a leggere quello che ho scritto non pochi mesi fa, pare che la profezia si stia avverando. Dissi a chiare lettere che per Draghi è stato un grave errore entrare nella tenzone di una politica litigiosa e soprattutto costituita da mezze calzette. Avrebbe dovuto starsene nel suo angolino e attendere le votazioni per la Presidenza della Repubblica. Non per offendere nessuno, ma Draghi è stato proprio un grande…
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Banche: parte la commissione d’inchiesta
Un atto dovuto dove la conclusione sarà quella dei tarallucci e vino. E tutti continueranno a vivere felici e contenti. Dopo le vicissitudini di ordine istituzionale e le preoccupazioni del nostro capo dello stato, attento acché venga rigorosamente osservata la Costituzione, la Commissione d’inchiesta sulle banche è finalmente sulla linea di partenza.
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Unione bancaria europea: tutti la vogliono ma il problema pare sia proprio l’Italia
Mentre sino a qualche giorno ci siamo beati di possedere un sistema bancario solido ed efficiente, ecco che è bastato l’introduzione del Bail-in per cominciare a dubitare sulla veridicità di quanto da decenni affermato e creduto. Da tempo l’unione europea sta lavorando sul progetto dell’Unione Bancaria Europea con la costituzione di un fondo di protezione, che stando ai calcoli degli addetti ai lavori, solo nel 2024 potrà disporre di una liquidità propria di circa 55-60 miliardi di euro, peraltro poco significativi. Tutti sono consapevoli dell’utilità di detto fondo, che dovrebbe servire a tenere al riparo il sistema bancario, nonché l’euro, da speculazioni e da gestioni interne poco chiare. Tra i…
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La Banca Centrale Europea alle prese con il Quantitative Easing (QE) bolle di sapone o prove di crescita?
Il 22 gennaio 2015 Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ha presentato ufficialmente il suo Quantitative Easing (Qe). Si tratta di una misura straordinaria che ha lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona, facendo scendere il costo del debito degli stati e i tassi di interesse, rilanciando il mercato del credito e fermando la deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che si registra oggi in diversi paesi del Vecchio Continente. In questa sede desidero esprimere la mia opinione in merito. Tra qualche giorno la Banca Centrale Europea[1] inizierà il rastrellamento di titoli pubblici, non solo italiani, per 60 miliardi al mese, per circa 24 mesi. Una iniezione di ottimismo finanziario che sta…