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L’ambigua quanto discutibile politica sociale di Draghi
La crisi energetica sta mettendo a dura prova l’operato governativo delle cancelleria d’Europa che, a quanto pare, anche se in ordine sparso e con accorgimenti diversi, hanno cercato di porre freno alla macroscopica lievitazione del caro bollette per i cittadini e le aziende. Alcuni stati, tra cui la Spagna e l’Olanda hanno il costo in bolletta dell’energia elettrica inferiore della metà della nostra. In questa campagna elettorale la cui nota che accomuna tutti i partiti è l’ipocrisia e in qualche caso la falsità, sta montando la richiesta di immediati interventi del Governo a frenare la crisi. Che strano, a sbraitare sono proprio quei partiti che oggi seggono insieme a Draghi.…
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Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi
[responsivevoice_button rate=”1″ pitch=”0.6″ volume=”0.8″ voice=”Italian Female” buttontext=”Play”] Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi, che comincia a non godere della sudditanza dei capibastone dei partiti dell’ipocrita coalizione di Unità Nazionale. Non per tirare acqua al mio mulino, ma se andaste a leggere quello che ho scritto non pochi mesi fa, pare che la profezia si stia avverando. Dissi a chiare lettere che per Draghi è stato un grave errore entrare nella tenzone di una politica litigiosa e soprattutto costituita da mezze calzette. Avrebbe dovuto starsene nel suo angolino e attendere le votazioni per la Presidenza della Repubblica. Non per offendere nessuno, ma Draghi è stato proprio un grande…
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Riflessioni sull’anno che va via
Anche quest’anno, il 2021, è oramai sull’uscio di casa. Sta indossando il suo pastrano e s’accinge a fare i suoi ultimi saluti, consapevole di finire tra i ricordi peggiori della nostra vita. Di tanto in tanto, questo 2021 si guarda intorno, come se cercasse un po’ di commiserazione per chi sa di partire e non più tornare. Solo che intorno a lui c’è indifferenza, apatia, anzi, i più aspettano ansiosamente che se ne vada fuori dalle scatole, essendo stato, lui, il 2021, un anno infelice. Un anno della nostra vita trascorso tra incertezze e delusioni, tra attese disattese, con l’amaro consolidamento della convinzione che questa società continua a scivolare sempre…
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Se la politica silurasse Draghi sia per il Colle che per palazzo Chigi?
L’ipotesi che Draghi possa prendersela in saccoccia, come peraltro da me già ipotizzato da alcuni mesi, inizia a profilarsi sull’orizzonte politico. Quando Draghi accettò l’invito di Mattarella, che continuo ad insistere che non si è trattato di una sua trovata geniale, bensì, una iniziativa dell’Unione Europea che vista al pericolosa turbolenza politica in piena pandemia, aveva preoccupato non poco le cancelleria d’Europa e non solo. A suo tempo scrissi che Draghi sarebbe stato un imbecille ad accettare ed entrare in una kermesse politica eticamente degradata dai profili squallidi. Aggiunsi che Draghi avrebbe accettato solo di salire al Quirinale. Fui platealmente smentito. Da allora è iniziato un appiattimento vergognoso dei partiti,…
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Il tasso d’inflazione sale al 3,4% in settembre e Bonomi bacia i piedi a Draghi (bontà sua!)
I governi europei, e non solo, sono preoccupati per il rapido innalzamento del tasso d’inflazione che in breve tempo ha raggiunto il ragguardevole valore del 3,4%. Un dato mai raggiunto dal lontano 2008. Ma la preoccupazione più tragica non sta nel dato attuale, quanto al previsto aumento di gas e petrolio che potrebbero raggiungere incrementi superiori al 40%. Alcuni governi stanno mettendo a punto alcuni correttivi per arginare questa folle corse al rialzo dei prodotti petroliferi ma, che, a mio parere serviranno ben poco, anzi avranno l’effetto contrario, in quanto incentiveranno i produttori ad innalzare ulteriormente i prezzi, visto che a pagare in parte saranno gli stati, che a loro…
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Economia: come al solito è in corso la festa dei numeri, forse per nascondere amare verità
Siamo abituati da tempo a sentir spiattellare numeri che testimoniano che tutto sta andando alla grande. Stampa, TV, società demoscopiche rilevano e divulgano una serie di dati consuntivi di una economia che, a detta di costoro, sta andando a gonfie vele. Ieri Bonomi Presidente della Confindustria sembrava esaltato di come stia andando l’economia, paragonando Draghi a De Gasperi (forse a Bonomi necessita una ripassatina sul percorso politico di Alcide De Gasperi). L’esperienza mi porta a dire che laddove la Confindustria gode, il Popolo piange. La previsione di crescita del nostro paese, dice Bonomi, peraltro, sostenuto dal Governatore della Banca d’Italia, quest’anno saranno aldilà di ogni più rosea previsione, potendosi attestare…
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Disordine politico = aumento del debito pubblico
Forse come mai nella storia della Repubblica Italiana, la politica ha prodotto un simile stato di disordine che sfocia nel degrado etico oramai da tempo diventato il fiore appassito all’occhiello di questa sgangherata Italia. Ci si è confidati nella forte personalità di Draghi, come fosse stato il tanto atteso Messia. Ma ahinoi è un essere umano anche lui, con i suoi limiti e le sue caratteristiche professionali che pare se ne stia fregando (e per certi versi fa bene) delle dispute sterili quanto a volte vergognose dei partiti della sua maggioranza. Draghi, non parla, qualcuno dice agisce. Io dico che sta sbagliando. Non solo, è cinicamente consapevole di rappresentare l’ultima…
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La pandemia sarà la cosa più brutta che ci sia? Debito pubblico oltre 1800 mld per fine 2021
La campagna vaccinale se pur avviata con qualche perplessità e sbavature di vario genere, sta comunque apportando benefici tangibili al contrasto del dilagante contagio pandemico. Possiamo, salvo imponderabili imbecillità recondite della nostra politica, di poter pensare in positivo. Nel corso dell’estate prossima probabilmente il problema non sarà più la pandemia, che tutti ci auguriamo possa gradualmente lasciare il posto alla normale quotidianità di un tempo, saremo invece tutti preoccupati per il livello raggiunto dal nostro debito pubblico in contrapposizione ad una struttura economica e produttiva del sistema Italia incapace di saper dare la giusta accelerazione. Non per colpa di Draghi ma per colpa di tutti gli idealisti incoscienti della politica,…
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E’ stata certificata la arteriosclerosi di uno Stato
Non si può che tragicamente, alla luce dei fatti di questi ultimi mesi, dopo una pluridecennale malattia, che lo Stato italiano soffre di una conclamata arteriosclerosi. Una malattia generata dalla scarsa affluenza di idonee capacità atte ad affrontare le molteplici sfide interne quali disoccupazione, corruzione e crisi economiche nell’ambito di una globalizzazione che non consente errori. La nostra società civile non è stata più capace, da alcuni decenni di preparare una classe politica e dirigente all’altezza della situazione. La litigiosità frutto di uno scarso senso etico è riuscita, nel bel mezzo di pandemia a generare una crisi di governo incapace di costituirne uno sostitutivo. E’ stata necessaria l’entrata a gamba…
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Un sistema di giro tra debiti e crediti tra Banche e governi che favorisce solo il sistema bancario
La mia personale opinione è stata sempre quella che un istituto di credito vada trattato come una normale azienda, che se in difficoltà per la sua cattiva gestione venga messa in fallimento e con essa tutti i suoi azionisti. I quali, a loro volta, risponderebbero della malsana gestione, con il patrimonio personale. Ovviamente il cardine primo per innestare un sistema di diritto è l’eliminazione dell’istituto della prescrizione, tanto utilizzato proprio dai furbetti. In questo modo si creerebbe una sana competizione nel sistema bancario che oggi vive in un suo virtuale limbo di invulnerabilità rappresentato da tutte quelle norme ombrello che lo mettono al riparo dalle eventuali perdite subite, il più…
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Grecia: Tsipras un premier tradito o che ha tradito il suo popolo?
Leggevo qualche riflessione sulla situazione economica ellenica apparsa su qualche quotidiano in merito alla ulteriore stangata, ovvero sul taglio del 25% sulle pensioni. Una nota su Tsipras, sul suo programma governativo, caratterizzato da tagli sempre più draconiani, senza un esplicita prospettiva orientata alla crescita. Sembrerebbe che tutta la politica economica sia stata sbagliata, che la mancanza di privatizzazioni e apertura a capitali stranieri sia colpa di Tsipras. Addirittura lo si apostrofa come peggiore, o quasi, di chi lo ha preceduto. Si fanno paragoni con altre realtà europee. Una severa critica a tutto tondo, che io personalmente non condivido, in quanto priva di una analisi delle condizioni e delle cause che…
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Unione bancaria europea: tutti la vogliono ma il problema pare sia proprio l’Italia
Mentre sino a qualche giorno ci siamo beati di possedere un sistema bancario solido ed efficiente, ecco che è bastato l’introduzione del Bail-in per cominciare a dubitare sulla veridicità di quanto da decenni affermato e creduto. Da tempo l’unione europea sta lavorando sul progetto dell’Unione Bancaria Europea con la costituzione di un fondo di protezione, che stando ai calcoli degli addetti ai lavori, solo nel 2024 potrà disporre di una liquidità propria di circa 55-60 miliardi di euro, peraltro poco significativi. Tutti sono consapevoli dell’utilità di detto fondo, che dovrebbe servire a tenere al riparo il sistema bancario, nonché l’euro, da speculazioni e da gestioni interne poco chiare. Tra i…
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Helicopter Money quando la favola diventa realtà: adesso saranno le banche a mettere i soldini gratuitamente nelle nostre tasche
Il grande banchetto organizzato dalla finanza, in essere da molti anni, pare che sia arrivato alla frutta. L’assenza di regole valide a ed efficaci a controllare il sistema finanziario, affiancato da una globalizzazione che ha abbattuto, oltre che le frontiere fisiche, anche quelle temporali, potendo trasferire ingenti quantità di somme in denaro da una parte all’altra del mondo, sta cominciando a far riflettere il mondo intero sulla qualità etica di questa lobbie. Un sistema, quello della finanza, che a dispetto dei decenni precedenti, sta viaggiando disunito, come se fosse in atto una lotta intestina, una instabilità che coinvolge inesorabilmente la politica e il mondo della produzione in generale. In questo…
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Banche Fondo Atlante: un flop conseguenza di idee poco chiaro
Il 2016 sarà ricordato, nella storia del nostro paese come quello della svolta del sistema bancario. Come prima cosa ai posteri risulterà chiaro che il tanto decantato sistema bancario solido, sicuro e super vigilato era solo una infondata convinzione, una iperbole. Sarà allora chiaro che, le regole con cui i giocatori del sistema finanziario si contendevano il mercato non erano delle migliori, anche perché le conseguenze dei loro errori sono state pagate dai cittadini, grazie anche ad una classe politica troppo accondiscendente ai poteri forti della finanza . I sistemi di controllo, secondo me, sono stati impostati con intelligente furbizia, in quanto, come poi si è dimostrato, che quando si…
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L’Economia mondiale rallenta: si ipotizzano nuove strategie senza analizzarne le cause
E’ oramai un dato di fatto, non più una previsione che l’economia mondiale, anche per il 2016 è destinata a rallentare. I dati di cresciti sono rivisti al ribasso e non poche sono le strategie ipotizzate per fronteggiare questo fenomeno, che per la sua durata e per la sua consistenza, sta preoccupando un po’ tutto il mondo finanziario e produttivo. Per la prima volta nella storia dell’umanità, prestare soldi alle banche non è più un contratto remunerativo per il risparmiatore, al contrario, sarà quest’ultimo che dovrà riconoscere alla banca un compenso, assimilato a spese di mera custodia. Elemento questo che ha fatto presagire un decollo della domanda, non trovando più…
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Sofferenze bancarie: ancora una volta è in atto il gioco delle tre carte
Son bastate sole cinque ore di colloquio tra i responsabili economici dell’Unione Europea ed il nostro ministro Padoan, per trovare una “condivisa” soluzione sul problema di come affrontare le sofferenze bancarie del sistema Italia attestasi a circa 350 miliardi di euro. Una soluzione così immediata su un problema di così grande importanza per il futuro del sistema finanziario non solo italiano, che ci porta obbligatoriamente a pensar male. Non per mala fede congenita di chi scrive ma perché in passato, quando si è trattato di affrontare coperture di crac finanziari chi ci ha rimesso è stato solo il cittadino. Ancora una volta non riusciamo a capire come mai si cercano i rimedi tampone…
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Crescita del PIL. Segnali di fumo (grigio) all’orizzonte dell’economia italiana
I dati sull’andamento economico degli ultimi mesi stanno facendo sperare alcuni e festeggiare tant’altri. I titoli a quattro colonne sulla ripresa economica in movimento oramai si sprecano. Allegria ed anche un po’ di euforico ottimismo pervade il paese. Bellissimo se fosse vero. Premetto di appartenere alla categoria dei Gufi, non per partito preso, sarebbe sciocco e scellerato, ma per un mero vizio che non riesco a perdere, cioè quello di analizzare i dati, quelli reali, quelli concreti, quelli che sommandoli e/o sottraendoli, danno dei risultati matematici chiari ed inequivocabili. Il Pil a fine anno tutti si aspetteranno che cresca dell’1% e ciò, se si avverasse, pur non essendo un risultato euforico sarebbe sempre un buon risultato su cui brindare. Se…
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La Banca Centrale Europea alle prese con il Quantitative Easing (QE) bolle di sapone o prove di crescita?
Il 22 gennaio 2015 Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ha presentato ufficialmente il suo Quantitative Easing (Qe). Si tratta di una misura straordinaria che ha lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona, facendo scendere il costo del debito degli stati e i tassi di interesse, rilanciando il mercato del credito e fermando la deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che si registra oggi in diversi paesi del Vecchio Continente. In questa sede desidero esprimere la mia opinione in merito. Tra qualche giorno la Banca Centrale Europea[1] inizierà il rastrellamento di titoli pubblici, non solo italiani, per 60 miliardi al mese, per circa 24 mesi. Una iniezione di ottimismo finanziario che sta…