2021 l'anno che se ne va
Il mio Pensiero Libero

Riflessioni sull’anno che va via

Anche quest’anno, il 2021, è oramai sull’uscio di casa.

Sta indossando il suo pastrano e s’accinge a fare i suoi ultimi saluti, consapevole di finire tra i ricordi peggiori della nostra vita. Di tanto in tanto, questo 2021 si guarda intorno, come se cercasse un po’ di commiserazione per chi sa di partire e non più tornare. Solo che intorno a lui c’è indifferenza, apatia, anzi, i più aspettano ansiosamente che se ne vada fuori dalle scatole, essendo stato, lui, il 2021, un anno infelice.

Un anno della nostra vita trascorso tra incertezze e delusioni, tra attese disattese, con l’amaro consolidamento della convinzione che questa società continua a scivolare sempre più giù nel guado della viltà. La pandemia ha fatto affiorare non pochi lati oscuri della peggiore qualità umana: l’indifferenza, l’egoismo, l’opportunismo, facendo scomparire quasi del tutto la solidarietà. Basta vedere come l’opulenza dell’Occidente abbia affrontato le problematiche pandemiche negli Stati del Terzo Mondo. Vergongoso!


La politica nel 2021 non ha perduto una sola occasione per dimostrare quanto sia falsa, ipocrita e purtroppo anche corrotta e vigliacca. Si vigliacca, perché non possiamo nascondere o sottacere che siamo stato l’unico Stato al mondo dove, anziché far quadrato contro la tragedia della pandemia, ha invece cercato, nel modo più subdolo di mettere i bastoni al Governo, che se pur non scevro di errori, andava comunque sorretto, come peraltro è avvenuto in tutto il mondo. Una politica che ha platealmente preso per i fondelli milioni di cittadini, dimostrando una arrogante egoismo al di sopra degli interessi primari del Paese. E di ciò, ahinoi, il mondo ci ha riso dietro. Basta rivolgere lo sguardo al teatrino di questi ultimi giorni dell’anno dove, nel bel mezzo di una pandemia, i parlamentari stanno dedicando tutte le loro risorse per accordarsi sull’elezione del nuovo Presidente della repubblica, percorrendo viottoli contorti, ipotizzando addirittura, la successiva caduta del Governo Draghi. V’immaginate lo scenario di questo Paese se ciò di avverasse e si andasse a elezioni anticipate? Sarebbe il disastro totale. Ma i fondi europei, destinati all’Italia, per circa 248 miliardi, fanno gola e a quanto pare non sono in pochi a volerci mettere le mani su. Gente che ha anteposto i propri egoismi personali al bene del paese, è questa la nostra politica!

Il debito pubblico oramai alle soglie dei 2900 miliardi di euro è diventato incompatibile con il potenziale produttivo e, nonostante gli aiuti dell’Europa, sarà destinato entro la fine del 2022 ad avvicinarsi sempre più alla soglia dei 3.200.

Insomma un 2021 ipocrita, dove la gente si è ulteriormente incattivita.


Forse mai nella storia del nostro Paese si è toccato il fondo dell’etica come nel 2021. La democrazia è oramai un sostantivo il cui significato è da ritenersi fuori luogo e quel che è peggio anche obsoleta. I detentori del potere politico, agevolmente manipolati da coloro che detengono quello economico, stanno soffocando il paese, agevolati da una preoccupante apatica indifferenza alle problematiche che assillano e oscurano in particolare il futuro di milione di persone. Le modalità con cui sono state approvate alcune riforme, quali la Giustizia e il Fisco, lasciano l’amaro in bocca, perseguendo l’iniquo indirizzo di favorire sempre di più i ceti medio alti, a discapito dei milioni di cittadini che versano nell’indigenza. All’inizio questo Governo fu descritto come quello dei migliori. Per certi versi sono d’accordo, se intendiamo che si sono scelti i migliori per meglio favorire e rafforzare i poteri forti del Paese.


L’ Augurio è quello che le cose possano cambiare, ma per farlo ci devono essere i presupposti, ovvero una nuova classe politica e dirigenziale, ma questi purtroppo non sappiamo né dove sono né quando saranno disponibili.

Auguri italiani e se nel 2022 riuscite a svegliarvi e a darvi una mossa, forse le cose andrebbero un pochino meglio.