Il British Museum: ipotizza un possibile ritorno temporaneo in Grecia dei marmi dell’Acropoli di Atene, ma a quali condizioni?

Jonathan Williams, vicedirettore del museo di Londra,  ha rilasciato in alcune dichiarazioni al Times in cui ha ipotizzato una partnership con Atene che potrebbe favorire il rientro dei marmi in Grecia dopo più di duecento anni.

“Quello che chiediamo”, ha detto Williams alla giornalista Sara Baxter, “è un’attiva partnership per il Partenone con i nostri amici e colleghi in Grecia. Credo fermamente che ci sia spazio per una conversazione davvero dinamica e positiva all’interno della quale si possano trovare nuovi modi di lavorare insieme”.  Williams ci ha tenuto a sottolineare che non ci sarà alcuna restituzione: “le sculture”, ha specificato, “sono una parte assolutamente integrante del British Museum. Sono qui da oltre 200 anni”. Ha comunque  ammesso che “è desiderio cambiare la temperatura del dibattito”.

Sta di fatto che alla base di una eventuale momentanea restituzione dovrebbe esserci una ufficiale affermazione da parte della Grecia che i marmi sono di proprietà del British Museum, cosa che non penso potrà mai avvenire alla luce dei fatti.

Nel contempo  l’opinione dei britannici sulla materia, stando a un sondaggio YouGov dello scorso novembre, il 59% della popolazione ritiene che i marmi appartengono alla Grecia. E in più, sempre nell’autunno del 2021, per la prima volta l’Unesco ha chiesto esplicitamente al Regno Unito di rivedere le proprie posizioni. Tutti motivi che hanno evidentemente spinto il British a cercare l’accordo con Atene.

L’apertura del British Museum a mio parere è più di facciata che realistico. La Grecia non potrà mai rinunciare ai SUOI marmi, lo vuole il mondo della Cultura che vorrebbe che finalmente ogni reperto trafugato possa ritornare alla sua originaria posizione. Pertanto, la condizione di dichiarare i marmi di proprietà del British Museum, al momento la trovo solo di cattivo gusto.

La nostra Rivista e la nostra Associazione sin dall’inizio ha appoggiato la causa ellenica e continuerà a farlo nell’unico interesse di poter rivedere il Partenone con i suoi marmi.

Pompeo Maritati