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Commissione d’inchiesta banche: continuano le infelici quanto irritanti affermazioni sulla sua inopportunità
Il nostro ministro dell’Economia in merito alla costituenda Commissione d’inchiesta sulle banche, ha asserito: “attaccare il sistema bancario italiano, significa minare l’interesse nazionale nel momento in cui stiamo negoziando come arrivare all’unione bancaria”. Quindi deduco, che una eventuale Commissione d’ inchiesta, sull’operato del sistema bancario di questi ultimi anni e sugli enti deputati al suo controllo, sia inopportuna in quanto potrebbe nuocere agli stessi interessi nazionali.
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Banche: parte la commissione d’inchiesta
Un atto dovuto dove la conclusione sarà quella dei tarallucci e vino. E tutti continueranno a vivere felici e contenti. Dopo le vicissitudini di ordine istituzionale e le preoccupazioni del nostro capo dello stato, attento acché venga rigorosamente osservata la Costituzione, la Commissione d’inchiesta sulle banche è finalmente sulla linea di partenza.
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Scontro PD Bankitalia: perché l’istituto di vigilanza tace?
Da alcuni giorni imperversa la notizia dello sgambetto di Renzi fatto a Visco, Governatore della Banca d’Italia. Una manovra elettorale per alcuni, una ingerenza nell’autonomia dell’istituto di vigilanza del sistema bancario italiano, per altri. Un intervento per meri fini elettorali, del solito guascone fiorentino, che addebita a Bankitalia il difetto nella vigilanza su quelle banche che hanno presentato un conto salato allo stato, lasciando in brache di tela qualche centinaio di migliaia di risparmiatori. Quello che mi stupisce più di tutto è il silenzio di Visco e dei vertici di Banca d’Italia, che pubblicamente offesi, denigrati nel loro ruolo istituzionale di primaria grandezza, tacciono. Strano che non abbiano sentito il…
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Il passaggio dalla lira all’euro al cambio di 1936,27 è stato un successo e non un disastro, ma ai nostri governanti conviene affermare e far credere l’esatto contrario
E’ abbastanza frequente, nell’ambito di discussioni di economia politica, scivolare sull’annoso problema del valore attribuito all’euro all’atto della sua introduzione, ovvero che il valore di 1937,38 lire per un euro fu un disastro per l’economia italiana. Potremmo immediatamente rispondere a coloro che affermano quanto anzidetto, che trattasi di una macroscopica falsità, frutto di scarsa conoscenza delle dinamiche monetarie ed economiche, utili solo per coloro che intendono cavalcare il malcontento popolare, che se giustificato questo, errata è invece la definizione della causa. Attribuire ad Azeglio Ciampi, Ministro del Tesoro, e a Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del tesoro, parliamo del 1996, di aver svenduto la lira, penso che definirla…
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Bail in o Belin? Si pronunciano ugualmente ma il sospetto è che significhino la stessa cosa
Con l’ingresso del 2016 è entrato in vigore, nell’ambito del sistema bancario il “Bail In” che dovrebbe significare “salvataggio interno”. Il sistema bancario europeo, dopo aver attinto oltre 800 miliardi di euro dalle casse degli stati membri, ha pensato di darsi una autoregolazione delle perdite. Non più a carico dell’erario pubblico. A rispondere dal 2 gennaio saranno prima gli azionisti, poi gli obbligazionisti e laddove ciò non dovesse essere sufficiente, comparteciperanno i depositanti con liquidità superiori ai 100.000€. La definizione inglese di “Bail in” mi ha fatto venire in mente un nostro termine, forse poco usato ma abbastanza conosciuto, ovvero il “Belin” che in alcune aree del nostro paese…
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La Banca Centrale Europea alle prese con il Quantitative Easing (QE) bolle di sapone o prove di crescita?
Il 22 gennaio 2015 Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ha presentato ufficialmente il suo Quantitative Easing (Qe). Si tratta di una misura straordinaria che ha lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona, facendo scendere il costo del debito degli stati e i tassi di interesse, rilanciando il mercato del credito e fermando la deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che si registra oggi in diversi paesi del Vecchio Continente. In questa sede desidero esprimere la mia opinione in merito. Tra qualche giorno la Banca Centrale Europea[1] inizierà il rastrellamento di titoli pubblici, non solo italiani, per 60 miliardi al mese, per circa 24 mesi. Una iniezione di ottimismo finanziario che sta…