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Se la politica silurasse Draghi sia per il Colle che per palazzo Chigi?
L’ipotesi che Draghi possa prendersela in saccoccia, come peraltro da me già ipotizzato da alcuni mesi, inizia a profilarsi sull’orizzonte politico. Quando Draghi accettò l’invito di Mattarella, che continuo ad insistere che non si è trattato di una sua trovata geniale, bensì, una iniziativa dell’Unione Europea che vista al pericolosa turbolenza politica in piena pandemia, aveva preoccupato non poco le cancelleria d’Europa e non solo. A suo tempo scrissi che Draghi sarebbe stato un imbecille ad accettare ed entrare in una kermesse politica eticamente degradata dai profili squallidi. Aggiunsi che Draghi avrebbe accettato solo di salire al Quirinale. Fui platealmente smentito. Da allora è iniziato un appiattimento vergognoso dei partiti,…
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Economia: come al solito è in corso la festa dei numeri, forse per nascondere amare verità
Siamo abituati da tempo a sentir spiattellare numeri che testimoniano che tutto sta andando alla grande. Stampa, TV, società demoscopiche rilevano e divulgano una serie di dati consuntivi di una economia che, a detta di costoro, sta andando a gonfie vele. Ieri Bonomi Presidente della Confindustria sembrava esaltato di come stia andando l’economia, paragonando Draghi a De Gasperi (forse a Bonomi necessita una ripassatina sul percorso politico di Alcide De Gasperi). L’esperienza mi porta a dire che laddove la Confindustria gode, il Popolo piange. La previsione di crescita del nostro paese, dice Bonomi, peraltro, sostenuto dal Governatore della Banca d’Italia, quest’anno saranno aldilà di ogni più rosea previsione, potendosi attestare…
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Auguri a Mattarella, Casellati, Renzi, Berlusconi, Salvini, Di Maio, Conte e perchè no, anche ai Benetton!!!
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Il passatempo della Finanza: acquistare debito pubblico
E’ oramai arcinoto che le grandi multinazionali ogni giorno raggranellano centinaia di miliardi di utili che altro non sono che denaro contante sa loro disposizione per fare il brutto e bel tempo laddove loro aggrada. Particolare questo spesso inseguito dai più smidollati governanti alla ricerca di liquidità, non tanto per favorire le politiche sociali del paese da loro governato, quanto per rafforzare il loro potere. Ecco questi colossi da quando in qua tra i loro più disparati interessi hanno annoverato anche l’acquisto di quote di debito pubblico, soprattutto di quei paesi più economicamente disastrati. Un hobby questo alquanto preoccupante in quanto, come avrete già intuito, il potere su uno stato…
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Elezioni regionali in Basilicata
La solita politica in ordine sparso e inconcludente Si son chiuse le urne nella nostra bellissima regione, la Basilicata. La tornata elettorale dedicata al rinnovo del consiglio regionale, ha ancora una volta premiato l’inconcludenza politica. Si premia, anche se a onor del vero non mi pare che ci siano molti che possano cantar vittoria, la politica chiassosa, arrogante e soprattutto mortificante per l’immagine che sta dando del nostro paese a livello internazionale. Il sud, solitamente accogliente e solidale si sta riscoprendo razzista ed isolazionista. Una deriva preoccupante proprio per il suo futuro. La gente ha ripreso a votare con la pancia, proprio quella gente che non mi pare che ce…
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La solita vecchia e sconquassata ruota panoramica di una politica sempre ugualmente inconcludente
Dopo oltre un mese dalla consultazione elettorale che tanto sta facendo discutere, soprattutto per le indicazioni che son venute fuori dalle urne, si è ancora molto lontani da ipotizzare la formazione di un governo. L’elettorato, pur avendo voluto dare un segnale tangibile della sua insofferenza sull’attuale classe politica e dirigente del paese, è ancora in parte rimasta immobile su vecchie posizioni di discutibile valenza etica e politica. Il ridimensionamento di Forza Italia, ancora capeggiato dal solito Berlusconi e lo scapaccione assestato al proprietario del partito democratico, Renzi, non sono stati però sufficienti a determinare quel significativo cambiamento elettorale in termini di assegnazione dei seggi necessari per poter pensare ad una…
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Elezioni Regionali in Sicilia: Riflessioni post elettorali
Del risultato politico dell’ attuale consultazione elettorale in Sicilia, penso che non importa a nessuno o quasi, trattandosi di una regione che comunque vadano le cose, non la potrà salvare nemmeno la penicillina. Tutti guardiamo alla Sicilia quale laboratorio politico che potrebbe essere poi applicato su scala nazionale nelle prossime elezioni politiche del 2018. Premettiamo che abbiamo assistito ad una campagna elettorale tra le più squallide della storia della repubblica italiana. Motivo per cui più del 50% di siciliani non è andato a votare, se poi allarghiamo lo sguardo alle elezioni amministrative tenutesi contemporaneamente ad Ostia, il tredicesimo comune italiano per grandezza, dove ha votare un solo elettore su tre,…