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Analisi di una guerra prevedibile
Prima di tutto desidero sottolineare che sarebbe opportuno riflettere sulla terminologia usata dai nostri mezzi di comunicazioni, che spesso o quasi sempre, lasciano intravedere il loro orientamento politico, a volte imbarazzante. Si scrive “terrorismo” ma si dovrebbe leggere “guerra”. Hamas ha colpito Israele, distratto e dilaniato da una politica interna turbolenta, dove il suo primo ministro mi pare che non goda di tanto rispetto. Hamas è un’organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista di estrema destra, che non mi pare abbia mai dimostrato simpatia per Israele, essendo nata proprio in aperta ribellione all’occupazione dei territori palestinesi, quindi in guerra perenne contro Israele e ritenuti dei terroristi solo da…
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Passano i decenni e l’Europa Unita e la BCE sono ancora ferme al palo
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Una democrazia in frantumi
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Imprese Italiane e la Nuova via della Seta
La nuova via della seta, rappresenta l’accordo di sviluppo commerciale con la Cina. Sarà ratificato quando il Presidente cinese verrà in Italia. S’apre, o meglio s’allarga il palacoscenico delle opportunità economiche per l’Italia. Il mercato cinese in continua espansione fa gola a tutti. Già l’Unione Europea pare proccupata da questa iniziativa italiana. Non di meno gli americani, che da tempo, attraverso i dazi, pare abbiano voluto dare inizio alle belligeranze commerciali. L’Europa dimostra preoccupazione, probabilmente dettata più per spirito opportunista che di solidarietà. Forse teme l’improvvisazione italiana, che comunque non va trascurata. Se il premier Conte spinge, e la Confindustria ne è felice, l’Europa teme invece che alla fine sia…
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La Francia ancora una volta pensa a Napoleone
Sul palcoscenico politico dell’Europa di quest’anno si sta allestendo una nuova commedia, che se non fosse per i suoi contenuti nefasti per la sua gente, potrebbe assumere le vesti di un’opera allegra, quasi sul demenziale. Allegra perché le posizioni che molti paesi stanno assumendo nei confronti di una unione d’intenti, ha proprio del ridicolo. Demenziale perché a onor del vero, non si riesce a comprendere, nonostante l’esperienza della brexit, come mai ci si sta affannando ad alzare muri non solo nell’ambito dell’annosa gestione della problematica dei migranti. Capi di governo e autorevoli ministri hanno perduto quella necessaria, quanto opportuna abitudine a stare zitti e a collegare il cervello con la…
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Riaffiora lo spettro della Grexit: quando la Germania perde il pelo ma non il vizio
Ad esaminare alcuni eventi, soprattutto nel modo come questi si sono presentati sul mercato della finanza, per poi rincorrersi, si ha il sospetto che alcuni burattinai in giro per il mondo continuino a giocare sulla pelle e il futuro di intere popolazioni. Ciò che sta accendo, e soprattutto quello che è già accaduto, pare non abbia ancora insegnato nulla alla classe politica, non solo italiana, che a quanto pare è in buona compagnia con altri stati, pertanto si ha il sospetto che il quadro economico, politico e sociale in cui versa il mondo d’oggi, altro non è che un sistematico progetto strategico che è frutto solo di eccentrici egoismi che…
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BREXIT: finalmente una vera opportunità per l’Europa
Da poche ore si è consolidata l’affermazione della volontà popolare inglese di abbandonare questa sgangherata Europa, senza spina dorsale e per certi versi anche senza dignità. I mercati finanziari hanno immediatamente reagito, come peraltro previsto, in modo isterico. La borsa di Milano segna una perdita di oltre dieci punti e lo spread con i bond tedeschi è a ridosso dei 160 punti. Se però analizziamo i dati ci rendiamo conto che in questi ultimi giorni le borse di tutto il mondo, scommettendo sul “remain” hanno segnato incrementi oltre il 10%, mentre sul fronte dello spread una diecina di giorni fa aveva toccato la soglia odierna di 160 punti. Quindi, al…
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BREXIT: e se invece fosse una opportunità per far decollare l’Unione Europea?
BREXIT: L'unica grande vera e concreta opportunità per poter cominciare a parlare sul serio di Europa Unita. Siamo oramai o soli pochi giorni dal “Brexit”, il referendum indetto dagli inglesi per stabilire se restare o uscire fuori dall’Unione Europea. Paure, perplessità, si accavallano e si rincorrono, grazie anche alla fantasia finanziaria di tanti giornalisti. Si ipotizzano scenari di catastrofe economica, di effetti domino, cioè altri paesi membri dell’Unione che nel breve periodo sarebbero tentati di imitare i soliti inglesi. Gli inglesi sono un popolo che per certi versi molti hanno cercato di imitare ma spesso è riuscito a non farsi ben volere, per la sua arrogante supponenza di superiorità,…