Politica/Economia
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L’occasione di Trump: l’Europa verso una vera Unione?
L’elezione di Donald Trump, una figura controversa e polarizzante, potrebbe rivelarsi paradossalmente l’opportunità che l’Europa aspettava per compiere un passo decisivo verso la vera unione politica ed economica. L’Europa, spesso frammentata da interessi nazionali divergenti, si trova oggi di fronte a una sfida che potrebbe costringerla a superare divisioni storiche e costruire una struttura politica più coesa. In un contesto globale sempre più competitivo e dominato da grandi potenze come gli Stati Uniti e la Cina, l’Unione Europea non può più permettersi di essere percepita come un gigante economico ma un nano politico. La figura di Trump, con il suo stile aggressivo e poco incline alla diplomazia tradizionale, ha già…
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Dazi sulle Auto Elettriche Cinesi: Protezione Industriale o Boomerang Economico?
Pompeo Maritati I dazi doganali sono uno strumento economico utilizzato dai governi per regolare il commercio internazionale e proteggere le industrie nazionali dalla concorrenza estera. Tuttavia, l’imposizione di dazi può avere effetti sia positivi che negativi sull’economia di un paese, sulle sue relazioni commerciali e sull’industria interessata. Negli ultimi anni, l’industria automobilistica è stata un settore particolarmente colpito dall’introduzione di dazi, specialmente in relazione ai veicoli elettrici importati dalla Cina. Questo articolo esplora gli effetti positivi e negativi di tali dazi, con un focus specifico sui veicoli elettrici. Uno degli effetti positivi più immediati dei dazi è la protezione delle industrie nazionali. Quando un paese impone dazi sulle auto elettriche…
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Carlo Marx: La Visione Profetica di un Pensatore Economico
Nel vasto panorama delle teorie economiche che hanno plasmato il destino dell’umanità, emerge la figura di Carlo Marx, un pensatore la cui filosofia ha resistito alla prova del tempo, rivelando aspetti profetici che oggi si stagliano come linee guida per il nostro cammino futuro. La sua analisi acuta della società, delle dinamiche di potere e dell’economia ha assunto un rinnovato significato, soprattutto nell’attuale contesto in cui l’umanità si trova ad affrontare sfide senza precedenti. Carlo Marx, nel XIX secolo, si dedicò all’approfondimento delle dinamiche economiche e sociali della sua epoca, proponendo una teoria che metteva in luce le contraddizioni insite nel sistema capitalista. La sua opera più celebre, “Il Capitale,”…
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I nuovi rampolli della politica del XXI secolo
Cresciuti a tablet e cellulari i nuovi rampolli della politica fanno ingresso sul palcoscenico internazionale. Giovani appena trentenni, sono chiamati addirittura a guidare i dicasteri di grandi nazioni le cui politiche possono modificare la fisionomia economica e sociale di interi continenti. Una scelta che trovo inappropriata in un mondo sempre più sofisticato, complesso e interconnesso, dove aldilà della necessaria conoscenza del ruolo da ricoprire, risulta determinante l’esperienza sul campo, il cosiddetto pelo sullo stomaco. Trattasi di giovani rampanti, appartenenti quasi sempre a famiglie più che benestanti, che hanno loro consentito di studiare e di formarsi presso le più blasonate università, dove il costo della retta annuale non è mai al…
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Analisi di una guerra prevedibile
Prima di tutto desidero sottolineare che sarebbe opportuno riflettere sulla terminologia usata dai nostri mezzi di comunicazioni, che spesso o quasi sempre, lasciano intravedere il loro orientamento politico, a volte imbarazzante. Si scrive “terrorismo” ma si dovrebbe leggere “guerra”. Hamas ha colpito Israele, distratto e dilaniato da una politica interna turbolenta, dove il suo primo ministro mi pare che non goda di tanto rispetto. Hamas è un’organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista di estrema destra, che non mi pare abbia mai dimostrato simpatia per Israele, essendo nata proprio in aperta ribellione all’occupazione dei territori palestinesi, quindi in guerra perenne contro Israele e ritenuti dei terroristi solo da…
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Banche: con l’aumento dei tassi d’interesse aumentano le rate di prestiti non pagate dalle famiglie italiane: 15 miliardi in totale, 7 miliardi solo di mutui
Per la prima volta, forse, nella storia del sistema bancario che si assiste ad un atteggiamento di totale miopia verso quelle che sono le più semplice norme che dovrebbero, se ben applicate, regolare lo sviluppo economico o tamponare eventuali crisi. La Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, che ha preso il posto di Mario Draghi, proveniente dalla direzione del Fondo Monetario Internazionale, pare abbia perso la bussola. Che l’inflazione ahinoi, sta erodendo il potere d’acquisto, è sotto gli occhi di tutti e sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, nonostante gli strombazzati annunci dell’ISTAT che indicano un sostanziale rientro. Io è da tempo che invito la Signora ISTAT a rivedere i…
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L’etica nella finanza e nella banca
l progetto “l’etica nella finanza e nella banca” è un incontro con le giovani generazioni affinché possano prendere conoscenza, oltre che delle teorie economiche, della realtà operativa, quella che materialmente determina il nostro sistema di convivenza “commerciale”. Successivamente al progetto è stato dato un taglio diverso, più professionale, per essere usufruito da una platea di soggetti adulti. L’Etica nella Finanza e nella Banca altro non è che la Democrazia Economica, ritenendo che il Credito, in tutte le sue forme sia un diritto umano, quindi un’attività di promozione umana, sociale ed ambientale, valutando gli interventi con il duplice criterio della vitalità economica e dell’ utilità sociale. Un confronto sulla crisi dei…
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Per la terza volta aumenta il costo del denaro. La Lagarde (BCE) scivola (in buona fede?) sulla differenza tra inflazione e stagflazione
Ricordate il periodo della crisi economica ellenica, quando il popolo greco fu mandato al lastrico, a fare la fame, con carenza di medicinali salva vita e con la possibilità di prelevare non più di 20 euro al giorno dal Bancomat? Bene, allora la Lagarde era alla direzione del Fondo Monetario Internazionale. La Lagarde l’anno prima che assumesse la direzione della Banca Centrale Europea al posto di Draghi, dichiarò (bontà sua) di aver sbagliato con l’applicazione dell’austerity contro la Grecia. L’ammissione di colpa arriva (guarda caso) una settimana dopo le trascrizioni rese note da Wikileaks. Il classico pianto del coccodrillo dopo essersi fagocitato l’ultimo mal capitato. Ovviamente non seguirono le necessarie…
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La drammaticità del momento non sta nella crisi economica, ma nella crisi etica
In questi ultimi tre anni il mondo pare essersi infilato in un tunnel che giorno dopo giorno, anziché accorciarsi, pare allungarsi sempre di più e non certo per colpa del Covid19. La crisi energetica paravento della guerra in Ucraina, sta mettendo a dura prova la qualità politica e diplomatica dei nostri governanti e non mi riferisco solo a quelli italiani. Dico paravento in quanto se analizziamo bene il sistema di distribuzione dell’energia nell’area europea in particolare, ci si accorge che la miccia è stata l’invasione russa dell’Ucraina, ma il fuoco è quasi tutto di stampo europeo e americano. La crisi militare certamente ha innestato una turbativa nel mercato dell’energia, ma…
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L’ambigua quanto discutibile politica sociale di Draghi
La crisi energetica sta mettendo a dura prova l’operato governativo delle cancelleria d’Europa che, a quanto pare, anche se in ordine sparso e con accorgimenti diversi, hanno cercato di porre freno alla macroscopica lievitazione del caro bollette per i cittadini e le aziende. Alcuni stati, tra cui la Spagna e l’Olanda hanno il costo in bolletta dell’energia elettrica inferiore della metà della nostra. In questa campagna elettorale la cui nota che accomuna tutti i partiti è l’ipocrisia e in qualche caso la falsità, sta montando la richiesta di immediati interventi del Governo a frenare la crisi. Che strano, a sbraitare sono proprio quei partiti che oggi seggono insieme a Draghi.…
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La fragilità di un sistema finanziario fatto di carta straccia
La fibrillazione dei mercati finanziari, da est a ovest del nostro pianeta, ha assunto, da una parte una preoccupante quanto sproporzionata perdita di valore (nella famosa crisi del 1929 non si ebbero cadute giornaliere così rilevanti e consecutive) e dall’altra quella necessaria opportunità di fare luce su un sistema di carta straccia. La liberalizzazione dei mercati monetari e finanziari, con conseguente via libera al sistema bancario di operare al di fuori di ogni vincolo, ha posto in essere una serie di meccanismi che hanno reagito sui mercati come dei veri e propri moltiplicatori di ricchezza ma di una ricchezza effimera, fatta di un susseguirsi e accavallarsi di transazioni finanziarie, senza…
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Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi
[responsivevoice_button rate=”1″ pitch=”0.6″ volume=”0.8″ voice=”Italian Female” buttontext=”Play”] Finalmente i nodi sono arrivati al pettine di Draghi, che comincia a non godere della sudditanza dei capibastone dei partiti dell’ipocrita coalizione di Unità Nazionale. Non per tirare acqua al mio mulino, ma se andaste a leggere quello che ho scritto non pochi mesi fa, pare che la profezia si stia avverando. Dissi a chiare lettere che per Draghi è stato un grave errore entrare nella tenzone di una politica litigiosa e soprattutto costituita da mezze calzette. Avrebbe dovuto starsene nel suo angolino e attendere le votazioni per la Presidenza della Repubblica. Non per offendere nessuno, ma Draghi è stato proprio un grande…
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Se la politica silurasse Draghi sia per il Colle che per palazzo Chigi?
L’ipotesi che Draghi possa prendersela in saccoccia, come peraltro da me già ipotizzato da alcuni mesi, inizia a profilarsi sull’orizzonte politico. Quando Draghi accettò l’invito di Mattarella, che continuo ad insistere che non si è trattato di una sua trovata geniale, bensì, una iniziativa dell’Unione Europea che vista al pericolosa turbolenza politica in piena pandemia, aveva preoccupato non poco le cancelleria d’Europa e non solo. A suo tempo scrissi che Draghi sarebbe stato un imbecille ad accettare ed entrare in una kermesse politica eticamente degradata dai profili squallidi. Aggiunsi che Draghi avrebbe accettato solo di salire al Quirinale. Fui platealmente smentito. Da allora è iniziato un appiattimento vergognoso dei partiti,…
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Astensionismo elettorale e turbolenza sociale: conseguenze di una incapacità governativa?
Si sono da poco chiuse le urne delle elezioni amministrative parziali che hanno coinvolto le maggiori città italiane tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli e Trieste. Si è assistito, ahinoi, ad un preoccupante astensionismo. Mai come in questa tornata elettorale gli italiani hanno disertato le urne. Uno su tre ha preferito farsi una passeggiata. Gli slogan di una campagna elettorale, impostata più sull’offesa e sulla becera denigrazione dell’avversario, che in molti casi si è trasformato in un nemico, ha nauseato l’elettorato. Un manipolo di candidati, come al solito scelti dai capi bastoni dei partiti, spesso non proprio adorati dalla gente, hanno contribuito a tenere lontano gli elettori dalle urne. Non…
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Crisi energetica o crisi del sistema Europa?
Tra qualche giorno andremo a fare il pieno alle nostre auto scortati dai servizi di vigilanza, visto l’ingente somma di euri necessari. Il petrolio ha superato il livello degli ottanta dollari a barile e si appresta, stando all’opinione di alcuni economisti, a superare i cento dollari. Già con gli ottanta dollari a barile la benzina alla pompa ha raggiunto il costo a litro tra i 170 e i 180 centesimi di euro. Visto che ancora la memoria m’assiste, ricordo che nel 2008 si raggiunse la quotazione più alta in assoluto: 147,5 dollari e precisamente l’11 luglio 2008. A quanto pare il numero che porta male non è più il 17…
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Il tasso d’inflazione sale al 3,4% in settembre e Bonomi bacia i piedi a Draghi (bontà sua!)
I governi europei, e non solo, sono preoccupati per il rapido innalzamento del tasso d’inflazione che in breve tempo ha raggiunto il ragguardevole valore del 3,4%. Un dato mai raggiunto dal lontano 2008. Ma la preoccupazione più tragica non sta nel dato attuale, quanto al previsto aumento di gas e petrolio che potrebbero raggiungere incrementi superiori al 40%. Alcuni governi stanno mettendo a punto alcuni correttivi per arginare questa folle corse al rialzo dei prodotti petroliferi ma, che, a mio parere serviranno ben poco, anzi avranno l’effetto contrario, in quanto incentiveranno i produttori ad innalzare ulteriormente i prezzi, visto che a pagare in parte saranno gli stati, che a loro…
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Economia: come al solito è in corso la festa dei numeri, forse per nascondere amare verità
Siamo abituati da tempo a sentir spiattellare numeri che testimoniano che tutto sta andando alla grande. Stampa, TV, società demoscopiche rilevano e divulgano una serie di dati consuntivi di una economia che, a detta di costoro, sta andando a gonfie vele. Ieri Bonomi Presidente della Confindustria sembrava esaltato di come stia andando l’economia, paragonando Draghi a De Gasperi (forse a Bonomi necessita una ripassatina sul percorso politico di Alcide De Gasperi). L’esperienza mi porta a dire che laddove la Confindustria gode, il Popolo piange. La previsione di crescita del nostro paese, dice Bonomi, peraltro, sostenuto dal Governatore della Banca d’Italia, quest’anno saranno aldilà di ogni più rosea previsione, potendosi attestare…
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Disordine politico = aumento del debito pubblico
Forse come mai nella storia della Repubblica Italiana, la politica ha prodotto un simile stato di disordine che sfocia nel degrado etico oramai da tempo diventato il fiore appassito all’occhiello di questa sgangherata Italia. Ci si è confidati nella forte personalità di Draghi, come fosse stato il tanto atteso Messia. Ma ahinoi è un essere umano anche lui, con i suoi limiti e le sue caratteristiche professionali che pare se ne stia fregando (e per certi versi fa bene) delle dispute sterili quanto a volte vergognose dei partiti della sua maggioranza. Draghi, non parla, qualcuno dice agisce. Io dico che sta sbagliando. Non solo, è cinicamente consapevole di rappresentare l’ultima…
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La pandemia sarà la cosa più brutta che ci sia? Debito pubblico oltre 1800 mld per fine 2021
La campagna vaccinale se pur avviata con qualche perplessità e sbavature di vario genere, sta comunque apportando benefici tangibili al contrasto del dilagante contagio pandemico. Possiamo, salvo imponderabili imbecillità recondite della nostra politica, di poter pensare in positivo. Nel corso dell’estate prossima probabilmente il problema non sarà più la pandemia, che tutti ci auguriamo possa gradualmente lasciare il posto alla normale quotidianità di un tempo, saremo invece tutti preoccupati per il livello raggiunto dal nostro debito pubblico in contrapposizione ad una struttura economica e produttiva del sistema Italia incapace di saper dare la giusta accelerazione. Non per colpa di Draghi ma per colpa di tutti gli idealisti incoscienti della politica,…
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E’ stata certificata la arteriosclerosi di uno Stato
Non si può che tragicamente, alla luce dei fatti di questi ultimi mesi, dopo una pluridecennale malattia, che lo Stato italiano soffre di una conclamata arteriosclerosi. Una malattia generata dalla scarsa affluenza di idonee capacità atte ad affrontare le molteplici sfide interne quali disoccupazione, corruzione e crisi economiche nell’ambito di una globalizzazione che non consente errori. La nostra società civile non è stata più capace, da alcuni decenni di preparare una classe politica e dirigente all’altezza della situazione. La litigiosità frutto di uno scarso senso etico è riuscita, nel bel mezzo di pandemia a generare una crisi di governo incapace di costituirne uno sostitutivo. E’ stata necessaria l’entrata a gamba…
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Draghi invitato da Mattarella? Suvvia non scherziamo, è l’Europa che l’ha imposto
Da quando Mario Draghi è stato invitato da Mattarella a formare un Governo, laddove la politica nostrana non ne cavava uno, grazie alle perfidie di partiti, oramai dediti solo a garantire la loro sopravvivenza, a scapito di un intero paese, e con ovvie ripercussioni su tutta l’Europa, tutti se ne arrogano l’iniziativa. Non c’è segretario di partito che non abbia asserito che da tempo aveva indicato questa strada. Tutti sempre contrari ad un Governo di tecnici o quanto meno diretto da un tecnico, oggi sono tutti allineati e coperti come delle nuove reclute della politica. Hanno smussato i loro toni. Ora son tutti disponibili e tutti ipocritamente asseriscono di essere…
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Recovery Fund, che cos’è e a cosa serve, facciamo un po’ di chiarezza
Da quando l’Europa ha iniziato a comprendere la gravità della pandemia che la sta devastando, ha iniziato ad operare in termini di interventi universali, sforzandosi, anche perché ancora non è matura, di evitare di favorire i figli ai figliastri. Con la sua solita elefantiaca lentezza ha approvato degli strumenti, modificandone alcuni già esistenti, che però saranno operativi a tutti gli effetti nel corso di quest’anno, ovvero ad oltre un anno dall’inizio della diffusione del Covid19. Non è mia intenzione entrare nel merito dei pregi (rari) e dei difetti (numerosi) della Commissione Europea, né tanto meno far riferimento alle posizioni politiche assunte all’interno del nostro Paese e specificatamente del nostro attuale…
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Toh, adesso, dopo due mesi si accorgono che la pandemia si è diffusa con l’apertura delle scuole
Non sto scrivendo con il cosiddetto senno di poi, in quanto è dalla fine di agosto che vado dicendo che le scuole dovevano restare chiuse. Troppo idiozie sono state dette, cominciando dalla Ministra Azzolina, che se pur riconoscendole che ha lavorato tanto per mettere in sicurezza le scuole, si è fatta prendere da un irresponsabile accanimento nel voler la scuola aperta a tutti i costi. Mentre le scuole lavoravano a sanificare e a progettare spazi di studio in sicurezza, il ministero dei trasporti restava a guardare. Cosicché in settembre, alla riapertura di tutte le attività economiche e commerciali, sui mezzi di trasporto esigui, come sempre, si sono riabbracciati i pendolari…
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Gli eroi imbecilli del terzo millennio
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La scuola e i trasporti al tempo del Covid