Paradossalmente durante una crisi economica diminuisce la mortalità
Nei Paesi più colpiti dal declino economico i tassi di mortalità sono scesi in modo sensibile.
Nei periodi in cui imperversa una crisi economica, generalmente si hanno timori per la salute pubblica. La mancanza di risorse economiche porta ad una diminuzione della propensione alle cure sanitarie. L’alimentazione, soprattutto nei ceti più colpiti dalla crisi ne risente negativamente. Per non parlare degli aspetti di carattere psicologico che incidono sull’omore delle persone.
Tutto ciò dovrebbe portarci a ritenere che in periodi di crisi la mortalità, in genere, dovrebbe aumentare. Paradossalmente, è stata osservata che tra il 2000 e il 2010, periodo in cui la crisi ha colpito ferocemente, una inversione di tendenza. La mortalità in questo periodo di crisi è diminuita. Si sono pertanto ricercate le cause che a onor del vero sono ancora allo studio.
E’ stato ipotizzato, che nei periodi di crisi, alcuni fattori negativi dell’economia, impongono stili di vita un pò più limitati. Per esempio si usa molto di meno l’automobile. Avremo, pertanto, una minore incidenza delle mortalità stradali. Parallelamente la minore circolazione di autoveicoli, produrrà un minore smog atmosferico. Paradossale, ma vero, non trascurabile è la netta diminuzioni delle morti sul lavoro, essendo questo diminuito. L’aver più tempo libero a disposizione, presuppone una potenzialità motoria maggiore, quindi meno utilizzo del divano.
Da tener presente che gli effetti positivi, sono da intendersi per osservazioni di breve periodo. La riduzione della mortalità, per cause di crisi economiche, comunque non deve intendersi positiva. Una buona politica dovrebbe provvedere ad eliminare i difetti comportamentali, portando la popolazione ad una maggiore consapevolezza, verso stili di vita più adeguati.