Il punto di non ritorno, quando si è perduta la dignità
Basta leggere gli articoli che capeggiano le testate nazionali per comprendere, amaramente, come le sorti di questo paese siano oramai segnate.
Il degrado etico culturale si è diffuso a macchia d’olio in ogni settore dell’attività economica e produttiva, spalleggiato da una politica che ha perso la sua bussola da tempo. Si ha chiara la visione di dove questa politica miri: solo alla propria autotutela, alla conservazione di quel residuale potere che in un modo o nell’altro riesce a condizionare la scelta altrui.
Abbiamo perso il conto dei politici saltafosso, eletti in uno schieramento politico per poi confluire in altro, spesso di orientamento opposto, che probabilmente in campagna elettorale avranno combattuto additandolo come il peggio della politica e non solo.
Forse il male peggiore, quello che fa fare scelte scellerate o semplicemente opportunistiche, evidenziano come questa politica riesca a calpestare la propria dignità.
Ecco il motivo per cui oggi possiamo contare di esser riusciti ad ottenere l’ultimo posto in tutte le classifiche europee. In uno solo primeggiamo: la corruzione.
Vi auguro una buona giornata, se vi riesce.