Economia

Elezioni Europee: oltre alle gambe anche un cervello

Le donne in pole position  nelle liste del M5S per le  Elezioni Europee.

Cinque belle, ma soprattutto intelligenti e professionali. Che sia cambiato il tempo? Come al solito la speranza è l’ultima a morire. Il M5S con intelligente furbizia elettorale presenta le sue cinque deliziose rose. Ognuna di loro ha un folto curriculum di alto livello professionale. Manager, Direttrici Generali, Docenti Universitarie. Non più veline, paperelle, letterine, con trascorsi da night club, concorsi di bellezza o semplicemente perché.  Questo che pare un elogio al M5S è un atto dovuto ad una scelta politica che aldilà delle mie personali convinzioni politiche, merita una attenta riflessione.

Ciò mi ha incuriosito e sono corso a leggere con interesse le opinioni dei lettori espresse sugli articoli apparsi in rete. Constato con serio avvilimento che una buona maggioranza di queste opinioni erano non particolarmente esaltanti.  Se son belle, non vanno perché giocano solo sulla loro avvenenza. Se sono acculturate, non servono, perché non hanno esperienza politica. Non vi dico le insinuazioni, le imprecazioni e le similitudini con le donzelle presentate nelle liste delle precedenti consultazioni elettorali.

Oddio, siamo veramente messi molto male. La contraddizione in termini pare sia diventata lo sport preferito degli italiani. Non ci va bene più niente. Lo scadimento etico e culturale della politica, ma non solo, ha generato una viscerale predisposizione al pregiudizio.

Purtroppo una cosa comunque è certa. E’ stata una consuetudine consolidata quella di candidare alle europee alcuni soggetti trombati, politicamente moribondi e ai quali doveva essere comunque garantita una seggiola. Le Elezioni Europee erano viste come una opportunità di accumulare posti di potere ma di grado inferiore. Come se dell’Europa non ce ne fregava nulla. Come fosse qualcosa al di fuori dei nostri interessi, un’ obbligata partecipazione ad un circolo culturale: che noia!  . Nulla importava se i candidati non conoscessero le lingue, o che avessero le “palle” per capire quando i furbetti dei tedeschi, francesi, inglesi, spagnoli ecc.  ci prendevano letteralmente per i fondelli. Dov’erano costoro? Come hanno saputo difendere gli interessi del nostro paese? Come mai Francia, Germania e altri paesi sono cresciuti, grazie anche alle norme varate dal Parlamento Europeo?

Io inviterei il lettore attento e curioso di andare a vedere la composizione delle varie commissioni europee, con particolare riferimento a quelle economiche. Poi raffronti le capacità professionali dei vari componenti e vedrà che non sarà raro constatare che la nostra rappresentanza non è adeguata o quanto meno capace di affrontare le insite problematiche.

Il M5S ora punta sulle donne, anche per colmare il vuoto che ancora è plateale nella politica italiana: l’ostentate quanto osteggiate quote rosa.  Un’astuta ma anche intelligente mossa, ma encomiabile e speriamo che sia anche emulabile dagli altri partiti, per il fatto che trattasi di donne che oltre alle gambe pare abbiano anche un gran bel cervello.