Giulia Lucrezia Palumbo
Cultura,  Il Salento

La prima Professoressa salentina: Giulia Lucrezi Palumbo (1876 – 1956)

Giulia Lucrezia Palumbo, grazie al padre Achille, frequenta la Reale Scuola Normale Femminile di Lecce. Subito dopo conclude i suoi studi a Roma presso l’Istituto Superiore di Magistero femminile.  La sua tesi “l’armonia nella Divina Commedia” svela una passione che la porterà ad essere una delle dantiste più apprezzate e affermate.

Oltre il segno. Donne e scritture nel Salento (Secc.XV – XX) a cura di Rosanna Basso
Oltre il segno. Donne e scritture nel Salento (Secc.XV – XX) a cura di Rosanna Basso

 

Nel 1900 riceve il suo primo incarico professionale, viene nominata dal Municipio di Lecce, Ispettrice delle scuole comunali. E’ la prima volta che tale funzione viene ricoperta da una donna, peraltro la prima salentina a venir fuori dall’Istituto Superiore cdi Magistero di Roma.

Nel 1902 entra a pieno titolo nella Scuola Regia normale P. Siciliani in qualità di insegnante di italiano. E’ la prima professoressa salentina a salire in cattedra e verrà ricordata come la decana della classe magistrale femminile leccese.

Relazione sulla tubercolosi di Giulia Lucrezia Palumbo
Relazione sulla tubercolosi di Giulia Lucrezia Palumbo

Nonostante il peso della famiglia, lei non trascura i suoi impegni scolastici, anzi partecipa attivamente a molte iniziative culturali pubbliche e private. Per esempio nel 1911 ricopre il ruolo di Vice Presidente del “Comitato leccese della federazione per le scuole popolari di Terra d’Otranto”.  Nello stesso fu l’unica donna a far parte dell’organizzazione di un corso di conversazioni letterarie, artistiche e scientifiche.

Scrive, come se tutto ciò non bastasse, sul “Tribuno salentino”.

Nel primo dopo guerra partecipa attivamente ai fermenti politici e sociali, aderendo al fascismo. Sul finire degli anni venti diventa dirigente provinciale dei Fasci Femminili, e nel 1932 assume la direzione provinciale dell’ ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia).

Nel 1937 venne profondamente segnata dalla prematura morte del figlio Guido, appena ventiseienne.

Nel 1938 su iniziativa dell’Azione Cattolica Diocesana, pronuncia una Conferenza/confessione, intitolata “Luci e Luce”, manifesto della sua conversione cattolica.

Volendo ricordare il figlio prematuramente perduto, donerà un terreno di proprietà e un contributo finanziario per la realizzazione della Chiesa di San Guido.

Giulia Lucrezia Palumbo morì il 25 giugno 1956.

 

Ho voluto dedicare questa pagina a Giulia, la nostra prima insegnante/professoressa ministeriale salentina, per sottolineare con un sottofondo di amarezza che solo agli inizi del 1900 avemmo la prima insegnante donna riconosciuta anche sotto l’aspetto giuridico.

Infine, mi è doveroso oltre che piacevole, sottolineare che la fonte di quanto su riportato, è da accreditarsi allo stupendo libro “Oltre il segno. Donne e scritture nel Salento (Secc.XV – XX) a cura di Rosanna Basso.