Basilica del Rosario di Lecce, straordinaria evidenza del Barocco Leccese
Viene considerata l'ultima opera realizzata da Giuseppe Zimbalo. L’incarico gli fu assegnato dal vescovo Giuseppe Pignatelli I lavori ebbero inizio nel 1691 furono ultimati nel 1728, diciotto anni dopo la morte dello Zimbalo. La basilica sorge sull’area della chiesa di San Giovanni d’Aymo, risalente al trecento. Le due enormi colonne a spirale scanalate, riccamente decorate, racchiudono un gran portale sul quale si innalza un timpano con la statua di San Domenico e lo stemma dei Domenicani.
La facciata della chiesa presenta una imponente balaustra, al centro della quale vi è la statua della Vergine e sulla quale si innalzano enormi vasi di fiori, angeli, cavalli. Un incanto decorativo esterno di grande effetto che trova riscontro nella ricchezza dell'arte che si può ammirare all'interno.
La struttura della chiesa è a croce greca. L'interno è caratterizzato da tredici altari riccamente decorati. Di gran pregio il Crocefisso con tre coppie di colonne tortili. Da non sottovalutare le numerose nicchie contenenti statue dei santi che arricchiscono l’interno della basilica.
L’altare maggiore seicentesca rappresenta Predicazione del Battista è attribuibile ad Oronzo Letizia. Meraviglioso il pulpito con scene dell’Apocalisse, l’unico in città, totalmente realizzato in pietra leccese. La copertura è a capriate lignee. Giuseppe Zimbalo, morto nel 1710 venne sepolto in questa basilica.