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Mentre la politica è alla ricerca di nuovi inciuci, l’economia è ad un passo dal tracollo
La politica, dopo l’esito referendario dello scorso 4 dicembre, è restata immobile, come se in questo paese tutto andasse per il meglio, in attesa del 24 gennaio, ovvero del parere della Corte Costituzionale in materia di legge elettorale. Ora risvegliatasi dal suo inspiegabile torpore, insegue, senza una alcuna idea sul proprio futuro, posizioni di strategia suicida per l’intero paese. Ha già messo da parte i terremotati e i morti dell’Hotel di Rigopiano, in parte riconducibili ad un sistema disorganizzato, senza regole e, laddove esistono non vengono applicate, poiché tanto alla fine non paga nessuno. La politica oramai si sta dedicando al loro sport preferito: le schermaglie inconcludenti che il più…