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Ricordando “We Shall Overcome” un inno religioso diventato una canzone di lotta
Il New York Times la definì la “Marsigliese” del movimento per i diritti civili, ma “We shall overcome” non sarebbe mai diventata così famosa se un giovane del North Carolina non l’avesse intonata durante una manifestazione a Releigh. Quel giovane era Guy Carawan, un giovane poco più che trentenne, tra i pochi partecipanti bianchi a una pacifica protesta per i diritti dei neri. Da allora “We shall overcome” ha accompagnato alcune delle sollevazioni popolari più importanti, dalla marcia di Selma alle proteste di piazza Tienanmen: in quelle note, la speranza di più generazioni. Fu Joan Baez, nel 1963, a rendere la canzone un successo commerciale, partendo dalla versione definitiva scritta…
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Disordine politico = aumento del debito pubblico
Forse come mai nella storia della Repubblica Italiana, la politica ha prodotto un simile stato di disordine che sfocia nel degrado etico oramai da tempo diventato il fiore appassito all’occhiello di questa sgangherata Italia. Ci si è confidati nella forte personalità di Draghi, come fosse stato il tanto atteso Messia. Ma ahinoi è un essere umano anche lui, con i suoi limiti e le sue caratteristiche professionali che pare se ne stia fregando (e per certi versi fa bene) delle dispute sterili quanto a volte vergognose dei partiti della sua maggioranza. Draghi, non parla, qualcuno dice agisce. Io dico che sta sbagliando. Non solo, è cinicamente consapevole di rappresentare l’ultima…