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Il peggior male della società moderna: la politica divisiva
Forse sarebbe meglio definirla più come “politica dell’odio” quella che oggi imperversa in modo viscido e dilagante dalla Alpi a Lampedusa. Una politica non più di confronto e di scontro costruttivo. Oggi non si parla di avversari politici ma di nemici. Nemici da combattere anche fisicamente laddove ritenuto necessario. Le violenze verbali da tempo hanno raggiunto e superato i livelli di guardia, trasformatesi in veri e propri macigni. La politica non si valuta più in base ai suoi progetti e a quanto è stato poi realmente prodotto a favore della società, si valuta sull’effimero contenuto di frasi fatte, il più delle volte provocazioni atte a turbare il clima democratico, incuranti…