Maestrtina dalla penna rossa
Il mio Pensiero Libero

Draghi: come la mitica maestrina dalla penna rossa?

E’ proprio vero, questa nostra classe politica pare rappresentata da un folto numero di scolaretti indisciplinati, dispettosi e alcuni anche maleducati. Non perdono nessuna occasione per bisticciare. Giurano eterno rancore per poi dopo qualche giorno scambiarsi o spartirsi la merenda.

Ne combinano di tutti i colori senza quasi mai trarre il giusto insegnamento dagli errori e marachelle commesse. Anzi, pare come se ci fosse in atto una gara a chi riesce ad essere più irritante. Una gara questa che è in atto da molti mesi, sfociata nella crisi, voluta e ottenuta dal più facinoroso di nome Matteo, ovviamente come sempre, nell’unico interesse del bene dell’intera classe, secondo il suo parametro di vita.

Lasciatemelo dire, questa classe di scolaretti dispettosi mi riporta alla mente la nostra politica turbolenta, dove solo la voce ferma e determinata di un severo  maestro riesce a tener buoni anche se per poco tempo l’intemperanza dei suoi scolari .

Adesso, dopo tutte le scorrerie commesse e avendo messo in difficoltà non pochi maestri, il Preside, il buon Sergio,  ha deciso di chiamare una maestrina di nota fama mondiale. Un signora severa, dallo sguardo arcigno e imperscrutabile, per cui non riesci mai a capire cosa gli frulla in testa. Non parla mai, dispensa solo sguardi severi. Pare che in passato abbia messo a posto non poche teste calde.

Adesso i nostri scolaretti sono preoccupati. Il Preside prima aveva proposto loro non poche soluzioni affinché si iniziassero regolarmente le lezioni in classe. Ma non c’è stato verso. Non hanno dormito la notte per escogitare stratagemmi in continua contraddizioni tra di essi pur di non accontentarlo.

Adesso che è suonata la campanella e la nuova maestrina è seduta dietro la sua cattedra, i nostri turbolenti quanto incoscienti scolaretti, hanno diligentemente trovato posto nei loro banchi. Hanno tutti salutato con deferenza servile la nuova maestra. Sono lì seduti ai loro banchi, non fiatano, si sono resi tutti disponibili, facendo a gara per mettere il mazzolino di fiori nell’acqua, a pulire la lavagna e a invitare i compagni a comportarsi bene. Che dire, tutto ad un tratto questa scolaresca ha cambiato pelle.

Mi chiedo, perché non l’hanno fatto prima?

Quindi, la possibilità che ritornino alla loro tradizionale turbolenza è alquanto concreta. Per ora se ne staranno buoni perché la maestrina con il suo cappellino adornato da una penna rossa, ha loro promesso che se si comporteranno bene, alla fine del trimestre porterà loro una bella e golosa torta da spartirsi in parti uguali. Chi sa se si ricorderanno del  buon Preside Sergio.

Io penso di no, l’ingordigia resta sempre troppa.