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Il paradosso del barbiere è uno dei paradossi logici più famosi della storia della filosofia
di Pompeo Maritati Il paradosso del barbiere è uno dei paradossi logici più famosi della storia della filosofia e della matematica, formulato da Bertrand Russell all’inizio del XX secolo. Questo paradosso nasce dal tentativo di comprendere e risolvere problemi legati alla teoria degli insiemi, un ramo fondamentale della matematica che si occupa della raccolta di oggetti in insiemi o collezioni ben definite. Il paradosso del barbiere, spesso indicato anche come il “paradosso del barbiere impossibile”, viene usato per illustrare le difficoltà intrinseche nelle definizioni autoreferenziali e nelle situazioni in cui le regole sembrano contraddirsi. L’enunciato del paradosso è semplice e accattivante: in un villaggio c’è un barbiere che rade tutti…
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“Uomini liberi di fare quello che vogliono gli altri”
Di Laura De Vita Un libro che dovrebbe prendere per mano il lettore accompagnandolo in un percorso attraverso gli ultimi sette anni per comprendere come il dialogo tra politica e popolo non è ancora iniziato, mentre clientelismo e corruzione continuano ad essere i protagonisti del palcoscenico politico. Così definisce il suo lavoro l’autore. Una copertina pregevole arricchita dall’immagine del Rosone della Basilica di Santa Croce di Lecce , fa pendant con la quarta di copertina, dove sulla vetrata d’ingresso del Sedile, in Piazza Sant’Oronzo si rispecchia la Colonna di Sant’Oronzo. Generalmente i libri una volta realizzati si dedicano a qualche persona cara o qualche illustre personaggio che ha avuto una…
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Bertrand Russell contro Socrate e……me
Penso che nella storia dell’umanità, fatta qualche debita eccezione , quale quella del Cristo fattosi uomo , mai sia avvenuto un fatto dove a distanza di due millenni e mezzo si parli di un uomo che, per alcuni è ritenuto uno dei più grandi filosofi, per altri invece solo l’eventuale invenzione di altri pensatori. Trattasi di Socrate, che non ci ha lasciato nulla di scritto, non perché andato perduto, bensì perché non ha mai voluto, consapevolmente, ligio e rigoroso nel suo stile di vita, di non voler scrivere il suo pensiero. Una figura la cui maestosità ci è pervenuta attraverso gli scritti dei suoi discepoli, uno su tutti Platone. Poi…