Copertina libro di Pompeo Maritati Uomini Liberi
I miei Libri

“Uomini liberi di fare quello che vogliono gli altri”

Di Laura De Vita

Un libro che dovrebbe prendere per mano il lettore accompagnandolo in un percorso attraverso gli ultimi sette anni per comprendere come il dialogo tra politica e popolo non è ancora iniziato, mentre clientelismo e corruzione continuano ad essere i protagonisti del palcoscenico politico.

Così definisce il suo lavoro l’autore.

Una copertina pregevole arricchita dall’immagine del Rosone della Basilica di Santa Croce di Lecce , fa pendant con la quarta di copertina, dove sulla vetrata d’ingresso del Sedile, in Piazza Sant’Oronzo si rispecchia la Colonna di Sant’Oronzo.

Generalmente i libri una volta realizzati si dedicano a qualche persona cara o qualche illustre personaggio che ha avuto una forte ed emotiva influenza sull’autore. Questa volta l’autore provocatoriamente ha voluto dedicare le sue seicento pagine al Popolo Italiano, a suo parere “maltrattato, offeso e a volta anche vilipeso, proprio dai protagonisti della politica .

L’emblematico sfoggio in prima pagina dell’affermazioneI se della politica e i ma di un popolo” fa intuire al lettore di turno che l’autore, affronta l’evoluzione politica, economica e sociale degli ultimi anni, come se fosse in atto una radiografia continua, che rileva gli eventi più significativi che hanno poi caratterizzato il decorso politico.

Il “ma di un popolo“, ci anticipa che, l’autore non intende risparmiare nulla a nessuno. Quel perentorio “ma” altro non è che un concreto addebito di responsabilità quanto meno morali, che a suo avviso, è parimenti responsabile dello stato di degrado etico in cui versa il Paese.

Iniziando la lettura, sin dalle prime pagine appare evidente che trattasi di un vero e proprio diario dei fatti che giornalmente hanno particolarmente attirato l’attenzione dell’autore. Aldilà della descrizione dei fatti presi in esame, Pompeo Maritati esprime, senza peli sulla lingua, il suo parere. Rilevo con mia grande soddisfazione ed altrettanta ammirazione, che questa sua imparzialità, incita a proseguirne con spasmodica curiosità la lettura. Quasi sempre obiettiva e imparziale la sua presa di posizione, fatto raro di questi tempi. In effetti non risparmia legnate a chiunque che, secondo il suo parere, le meriti, come non si esime di elogiare fatti che lo meriterebbero, indipendentemente dalla loro provenienza politica.

La sua attenzione è rivolta anche ai fatti economici che hanno devastato il popolo greco a cui sono state applicate con scientifica cattiveria le disposizioni di austerity della famigerata Troika. Non poche sue osservazioni hanno trovato, poi, riscontro negli anni successivi. La conoscenza dell’economia, oltre ad un elevata competenza finanziaria e monetaria, hanno consentito all’autore di far meglio comprendere al lettore non poche dinamiche che, generalmente, nella stampa quotidiana vengono sottaciute, o per incompetenza o per partigianeria. La terminologia semplice e mai tecnicistica, contribuiscono ad un’agevole lettura e alla comprensione di dinamiche economiche e monetarie alquanto complesse.

Per certi versi la lettura di questo tomo, oltre a ricordarci fatti ed eventi che hanno costituito nel tempo lo stato di fatto attuale del nostro Paese, rappresenta un’occasione formativa non indifferente.

Personalmente ha colpito la semplicità con cui l’autore ha saputo affrontare le problematiche legate alla globalizzazione dei mercati finanziari, descrivendo con chiarezza operazioni di alta finanza quali i derivati, il quantitative easing (di Draghi quando era Presidente della Banca Centrale Europea) – o il mai applicato “bail in” – dimostrando che la stragrande maggioranza delle operazioni di intermediazione mobiliare, oggi altro non sono che delle vere e proprie scommesse, dove, quando vanno bene per i pescecani della finanza, loro s’arricchiscono, ma quando vanno male le conseguenze le pagano i cittadini. Quest’ultimo aspetto non nego che mi ha lasciato alquanto sconvolta, in quanto, ritenendo valide le disamine esplicate, ci percepisce una sorta di impotenza da parte della gente comune, oramai succube del volere e del potere della finanza mondiale.

Non poche le pagine dedicate al degrado etico che in modo evidente ha investito il nostro paese in questi ultimi trent’anni, dove, secondo l’autore, la corruzione e il clientelismo hanno trovato terreno fertile in una classe politica priva di propria dignità, nel contempo sostenuta da un popolo i cui anticorpi da mettere in campo, contro i fenomeni anzidetti, non hanno funzionato, grazie anche ad un abbassamento del livello culturale della popolazione.

La poliedricità formativa dell’autore gli ha consentito di entrare, senza lacuna timidezza, ad affrontare problematiche filosofiche e religiose. Addirittura, esemplare è il suo pezzo sull’ipotesi di Bertand Russell che ritiene possibile che Socrate altro non è che una strabiliante invenzione della grande potenza intellettiva di Platone. Da leggere tutto d’un fiato le pagine dedicate a Papa Benedetto XVI e a Papa Francesco, dove senza veli è ipotizzata oramai, da tempo, l’esistenza di due Vaticani.

Nelle sue seicento pagine Pompeo Maritati s’affaccia spesso nella politica internazionale e stando ad alcuni suoi scritti, non poche volte, alcuni personaggi da tutti ritenuti grandi statisti, sono da lui ridimensionati. E’ stato e resta acerrimo nemico di colui che per ventisette anni è stato al soglio pontificio, Papa Woytila. Leggendo i suoi pensieri in merito al Papa polacco, traspare una posizione irriverente, un vero e proprio rifiuto del personaggio, da lui ritenuto tutt’altro che un pastore della chiesa.

Un’altra gradevole sorpresa per il lettore sono le numerosissime foto in bianco e nero ritraenti il pregevole barocco leccese. Una carrellata d’immagini, tutte dell’autore, che certamente fanno bella mostra di quella che è, e rappresenta l’arte scultorea e architettonica più sublime della città di Lecce. Un intelligente e gradevole abbinamento di aspetti così differenti che costituiscono una unicità.

Pregevole, elegante e raffinata la la stesura tipografica del tomo, unico neo, se tale può essere definito, la non comoda maneggevolezza del libro, visto il peso non indifferente delle ben seicento pagine.

Laura De Vita

Il libro: Uomini liberi di fare quello che vogliono gli altri.

Autore: Pompeo Maritati

Casa Editrice: Youcanprint

ISBN 978-88-92664-79-1