Perché la gente non va più a votare?
Il fenomeno politico che più di tutti ha caratterizzato la consultazione elettorale amministrativa della scorsa settimana è stato l’astensionismo. Oltre il 50% degli elettori non sono andati a votare. Abbiamo assistito e defezioni, in alcuni territorio del 70%.
La gente ha letteralmente snobbato la consultazione elettorale, uno dei momenti di reale democrazia del nostro Paese. E se è arrivata a tanto è perche ha compreso che questa unica espressione democratica, rappresentata dal voto, non serve più alla vera democrazia.
I capi bastone dei partiti hanno proposto candidati che, asserire che la maggior parte degli elettori non ha gradito, non mi pare una offesa verso nessuno. Le manifestazioni di grande turbolenza politica caratterizzata da incoerenza e scarso senso etico è stato percepito come un irriguardoso rispetto verso l’elettore, oramai stufo e deluso da una politica, che se pur eletta con il voto libero e democratico, nello svolgimento delle sue funzioni ha dimostrato incapacità, incoerenza e soprattutto scarsa attenzione alle reali esigenze del paese.
L’elettore è oramai deluso, si è reso conto che il suo voto non serve assolutamente a nulla, visto che poi i partiti fanno quello che vogliono, ponendo in essere accordi e programmi anni luce lontani da quelli promessi in campagna elettorale. Mai con tizio, mai con caio, per poi veder realizzare coalizioni e accordi che fanno venire il volta stomaco, pur di sedersi ad un tavolo dove spartirsi il potere e ovviamente i 30 denari. E cosa dei dire di non pochi parlamentari, abili saltafossi eletti in un partito per poi approdare in un altro dove certamente i suoi elettori non avrebbero mai votato. E poi vi lamentate che la gente non va a votare? Suvvia non siate ridicoli.
La politica in questi ultimi anni, ma mai come ora, sta dando una infima e spregevole dimostrazione etica di se stessa. Quando un cittadino onesto, laborioso e per fortuna questa nostra martoriata Italia ne ha tanti, sente parlare di accordi per portare alla presidenze della repubblica Berlusconi, dove un M5S ha gettato alle ortiche tutte le sue baldanzose promesse di rivoltare il paese, dove Giuseppe Conte, ora alla guida non del movimento ma del partito dei cinque stelle, offeso pubblicamente da Grillo, in quanto definito pubblicamente un incapace, si siede con lui a cena allegramente, senza aver avuto prima delle scuse, che idea si dovrebbe fare? Ecco perché, Conte diventato il conduttore politico del M5S non ha fatto la differenza e il Movimento in questa tornata elettorale è quasi scomparso dal palcoscenico della gestione amministrativa delle nostre città.
La politica in Italia ha veramente toccato il fondo e quello che preoccupa ancor di più sono gli scivoloni ampiamente descritti dalla stampa commessi dalla magistratura, ultimo baluardo di un paese sgangherato come il nostro. Le sentenze si rispettano, si dice, ma si possono criticare e ultimamente alcune assoluzioni, guarda caso in prossimità di alcuni passaggi politici, hanno lasciato qualche dubbio. Comprendo che il dubbio non è un elemento sufficiente per delegittimare, ma forse una maggiore trasparenza nei confronti della gente comune non farebbe male. Assoluzioni dopo condanne in primo e secondo grado lasciano perplessi. Non significa che ciò non possa avvenire, visto che la nostra Costituzione prevede tre gradi di giudizio. Però se riferiti a personaggi …………. Lasciamo perdere che è meglio.