Banche
Politica/Economia

Il livello di “Fiducia” verso sistema bancario italiano scende al 116° posto

Siamo davanti solo a  21 Paesi, tra cui Russia, Portogallo, Grecia e, fanalino di coda, Lesotho

Il WEF (World Economic Forum, conosciuto anche come Forum di Davos ) nell’ambito delle sue attività  ha realizzato una sua indagine sulle opinioni in generale, di come viene percepita la solidità delle banche.

L’indagine conoscitiva non si è basata su obiettivi economici o dati contabili, ma piuttosto sulle percezioni della popolazione. I paesi ottengono un punteggio che va da 1 (si annoverano le banche che hanno bisogno di più capitali) a 7 (banche solide.

L’indagine ha rivelato che le persone che vivono nel Regno Unito e negli Stati Uniti non hanno affatto fiducia nel rispettivo sistema bancario dopo la crisi finanziaria del 2008. Gli Stati uniti si sono classificati al 24° posto e il Regno Unito 59°, al di sotto di paesi come il Guatemala, Panama e l’Honduras.

E l’Italia? Le recenti vicende sembrano aver dato il colpo di grazia alla fiducia nelle banche da parte dei nostri connazionali. La rilevazione del WEF assegna al nostro paese uno stupefacente 116° posto. Constatiamo, spulciando un po’ la classifica generale che meglio di noi , si fa dire, stanno  Bangladesh, Liberia, Kazakhstan e Algeria. Mentre ci consoliamo rilevando che siamo davanti solo a  21 Paesi, tra cui Russia, Portogallo, Grecia e, fanalino di coda, Lesotho.

Sia chiaro che questa classifica non fa alcun riferimento alla qualità operativa e organizzativa delle banche del paese preso in esame.

Infine due parole sul WEF e sul Forum di Davos. E’ costituito da esponenti di primo piano della politica e dell’economia internazionale a cui partecipano intellettuali e giornalisti selezionati. Discutono delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare, anche in materia di salute e ambiente.

Non è errato per certi aspetti considerare questi raduni quali punti d’incontro del potere finanziario del mondo. In questi incontri vengono suggellate le strategie macroeconomiche del nostro pianeta. Una contraddizione in termine, vista la definizione del WEF quale fondazione senza fine di lucro.