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Copyright: l’UE ancora una volta ha fatto autogoal
E’ stato smantellato il pluralismo democratico dell’informazione, la nuova disciplina si rivelerà un fallimento Ancora una volta, a parer mio e purtroppo non solo mio, l’Europa, sotto la spinta del riconoscimento dei diritti d’autore, ha varato un disegno di legge che dovrebbe (usiamo il condizionale) tutelare i diritti d’autore. Cosa sacrosanta direte. Solo che chi ha ritenuto di fare un favore legittimo agli editori e artisti in genere, ha trascurato l’aspetto più importante, quello che l’informazione oggi viaggia sul web, alla velocità della luce e che purtroppo, piaccia o no, la sua divulgazione è dovuto alle solite, poche, piattaforme mediatiche. Se è vero che queste grandi piattaforme quali Google, YouTube,…
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Alla politica preferiamo Facebook o Twitter
L’evoluzione o meglio la rivoluzione mediatica avvenuta grazie ai social network ci ha fatto ipotizzare scenari di grande partecipazione delle masse, alle problematiche sociali e politiche. Poter finalmente e liberamente dialogare con chiunque, standosene comodamente seduti a casa propria, rappresentava un vero e proprio cambiamento, dove la comunicazione e la condivisione di notizie e di idee avrebbero viaggiato alla velocità della luce. Tutto vero. I nuovi social network annoverano miliardi di iscritti. Le loro piattaforme sono sempre più complete e accessibili. Ci si può scambiare di tutto, dalle foto ai video, ci si può videochiamare, il tutto gratuitamente. Addirittura molta gente pare che preferisca dedicare il proprio tempo libero più…