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Il tasso d’inflazione sale al 3,4% in settembre e Bonomi bacia i piedi a Draghi (bontà sua!)
I governi europei, e non solo, sono preoccupati per il rapido innalzamento del tasso d’inflazione che in breve tempo ha raggiunto il ragguardevole valore del 3,4%. Un dato mai raggiunto dal lontano 2008. Ma la preoccupazione più tragica non sta nel dato attuale, quanto al previsto aumento di gas e petrolio che potrebbero raggiungere incrementi superiori al 40%. Alcuni governi stanno mettendo a punto alcuni correttivi per arginare questa folle corse al rialzo dei prodotti petroliferi ma, che, a mio parere serviranno ben poco, anzi avranno l’effetto contrario, in quanto incentiveranno i produttori ad innalzare ulteriormente i prezzi, visto che a pagare in parte saranno gli stati, che a loro…
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Economia: come al solito è in corso la festa dei numeri, forse per nascondere amare verità
Siamo abituati da tempo a sentir spiattellare numeri che testimoniano che tutto sta andando alla grande. Stampa, TV, società demoscopiche rilevano e divulgano una serie di dati consuntivi di una economia che, a detta di costoro, sta andando a gonfie vele. Ieri Bonomi Presidente della Confindustria sembrava esaltato di come stia andando l’economia, paragonando Draghi a De Gasperi (forse a Bonomi necessita una ripassatina sul percorso politico di Alcide De Gasperi). L’esperienza mi porta a dire che laddove la Confindustria gode, il Popolo piange. La previsione di crescita del nostro paese, dice Bonomi, peraltro, sostenuto dal Governatore della Banca d’Italia, quest’anno saranno aldilà di ogni più rosea previsione, potendosi attestare…
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Imprese Italiane e la Nuova via della Seta
La nuova via della seta, rappresenta l’accordo di sviluppo commerciale con la Cina. Sarà ratificato quando il Presidente cinese verrà in Italia. S’apre, o meglio s’allarga il palacoscenico delle opportunità economiche per l’Italia. Il mercato cinese in continua espansione fa gola a tutti. Già l’Unione Europea pare proccupata da questa iniziativa italiana. Non di meno gli americani, che da tempo, attraverso i dazi, pare abbiano voluto dare inizio alle belligeranze commerciali. L’Europa dimostra preoccupazione, probabilmente dettata più per spirito opportunista che di solidarietà. Forse teme l’improvvisazione italiana, che comunque non va trascurata. Se il premier Conte spinge, e la Confindustria ne è felice, l’Europa teme invece che alla fine sia…