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Una guerra imbecille
Sono oramai passati ben sette giorni e l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina ci ha svegliati da un torpore che forse per certi versi aveva annebbiato la reale percezione della realtà geopolitica. Che i problemi di convivenza, tra occidente e oriente, anche se a volte sul filo del rasoio, sono alquanto noti, ma non ci aspettavamo questa tragedia, peraltro nei confini del continente Europeo. Ci eravamo abituati abbastanza bene e per certi versi, con un po’ di ipocrisia, guardavamo e guardiamo con asettica indifferenza le non poche guerre e guerriglie distanti da noi. Alcune di queste passate inosservate, come se non ce ne importasse più di tanto. Giusto per ricordarne…
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Trump ha vinto le elezioni presidenziali USA di novembre 2020
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Social Network: la condivisione di una protesta = morte della democrazia
Lo scenario internazionale di questi ultimi giorni è rappresentato da una elevata imbecillità da fare invidia ai tempi più bui della guerra fredda. Il mondo pare abbia scelto quale area per le proprie manovre di stupidità, la Siria e d’intorni. USA, GB, Francia, Russia, Israele, Siria, Libano, Iran e Turchia, attraverso quelle che paradossalmente vengono chiamate intelligence (ma che d’intelligente pare posseggano molto poco) stanno mettendo a repentaglio il trascorrere tranquillo di centinaia di milioni di persone che a quanto pare di quello sta succedendo alle popolazioni interessate dal conflitto, non interessa proprio niente. Proprio così, aldilà delle manifestazioni di ipocrita irritazione, tutto resta immobile, lasciando campo libero a quattro…
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S’inceppa la finanza: per recessione o degrado etico culturale?
In questi ultimi mesi, forse sarebbe giusto dire ultimi anni, stiamo assistendo ad un degrado del sistema globale. Tutti rivolgono il proprio interesse alla crisi finanziaria, che iniziata dallo scampato default greco, non ha più trovato una soluzione essendo il virus propagatosi in tutti i continenti. La politica internazionale, non solo quella italiana, che forse è da ritenersi eticamente traballante, ci sta ampiamente dimostrando che, corruzione e clientelismo non sono difetti esclusivi del sistema Italia. Si è molto giocato su dei luoghi comuni, dove ritengo che la stessa comunicazione pubblica e privata ha avuto le sue colpe, non so se per cattiva fede o per scarso impegno professionale. Assistiamo…