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Scontro PD Bankitalia: perché l’istituto di vigilanza tace?
Da alcuni giorni imperversa la notizia dello sgambetto di Renzi fatto a Visco, Governatore della Banca d’Italia. Una manovra elettorale per alcuni, una ingerenza nell’autonomia dell’istituto di vigilanza del sistema bancario italiano, per altri. Un intervento per meri fini elettorali, del solito guascone fiorentino, che addebita a Bankitalia il difetto nella vigilanza su quelle banche che hanno presentato un conto salato allo stato, lasciando in brache di tela qualche centinaio di migliaia di risparmiatori. Quello che mi stupisce più di tutto è il silenzio di Visco e dei vertici di Banca d’Italia, che pubblicamente offesi, denigrati nel loro ruolo istituzionale di primaria grandezza, tacciono. Strano che non abbiano sentito il…
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Le strategie sbagliate di un leader sbagliato
Molti anni fa ebbi a rimproverare a Umberto Bossi la sua poca lungimiranza politica, sicuramente supportata da una scarsa capacità strategica della lega degli anni 90. Una lega che se non avesse cavalcato la strada del meridione brutto, sporco e cattivo, probabilmente avrebbe messo all’angolo Berlusconi, diventando lei il primo partito d’Italia. Il problema degli anni 90 non era, come non lo è nemmeno oggi “Roma Ladrona” bensì una politica, che definirla tale, faremo un torto a chi precedentemente l’ha ritenuta una cosa seria. In questi ultimi 30 anni la bramosia del potere a tutti i costi, ha generato una serie di gravi problematiche di ordine etico, che hanno pian…
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L’ISTAT: disoccupazione in diminuzione, PIL in aumento e tutti a far festa
Leggo con grande soddisfazione e soprattutto trepidazione l’enunciazione degli ultimi dati ISTA, che fanno segnare un sorprendente e inaspettato aumento del PIL, accompagnato da una significativa riduzione della disoccupazione. Dovremmo gioire, brindare al nuovo vento, far festa, soprattutto nel constatare che finalmente ci stiamo avvicinando alla media europea. Dopo tanti anni di frustrazioni, di cocenti delusioni, l’economia italiana comincia a sorridere, a fare gli scongiuri a tutti i portatori di iella e a tutti i detrattori, generalmente rappresentati dai soliti gufi. E’ come se dopo la tempesta, quando il cielo s’apre, come recita una bella poesia, la gente inizia a far festa. Tutto ad un tratto, alla luce di questi…
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Il Napoleone del XXI secolo preferisce partire dalla Libia
Nel 1798 Napoleone Bonaparte intraprese la campagna d’Egitto con successo, in parte immeritato, vista la sconfitta subita dalla sua flotta ad Abukir da parte degli inglesi, che segnò la sua ascesa politica che l’avrebbe portato a governare l’Europa. Nel XXI secolo, il nuovo Napoleone, ovvero Macron, al di sora e aldilà di ogni regola diplomatica, contrariamente al suo blasonato predecessore che scelse allora l’Egitto, parte senza consultarsi con nessun partener europeo alla conquista economica della Libia. Lo fa con arroganza ma con una azzeccata tempistica, nell’ambito di un palcoscenico delicato quale quello nord africano, caratterizzato dal preoccupante fenomeno dell’emigrazione che io ritengo al momento pilotata. L’Italia ha una sua storia…