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Perché la gente non va più a votare?
Il fenomeno politico che più di tutti ha caratterizzato la consultazione elettorale amministrativa della scorsa settimana è stato l’astensionismo. Oltre il 50% degli elettori non sono andati a votare. Abbiamo assistito e defezioni, in alcuni territorio del 70%. La gente ha letteralmente snobbato la consultazione elettorale, uno dei momenti di reale democrazia del nostro Paese. E se è arrivata a tanto è perche ha compreso che questa unica espressione democratica, rappresentata dal voto, non serve più alla vera democrazia. I capi bastone dei partiti hanno proposto candidati che, asserire che la maggior parte degli elettori non ha gradito, non mi pare una offesa verso nessuno. Le manifestazioni di grande turbolenza…
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Astensionismo elettorale e turbolenza sociale: conseguenze di una incapacità governativa?
Si sono da poco chiuse le urne delle elezioni amministrative parziali che hanno coinvolto le maggiori città italiane tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli e Trieste. Si è assistito, ahinoi, ad un preoccupante astensionismo. Mai come in questa tornata elettorale gli italiani hanno disertato le urne. Uno su tre ha preferito farsi una passeggiata. Gli slogan di una campagna elettorale, impostata più sull’offesa e sulla becera denigrazione dell’avversario, che in molti casi si è trasformato in un nemico, ha nauseato l’elettorato. Un manipolo di candidati, come al solito scelti dai capi bastoni dei partiti, spesso non proprio adorati dalla gente, hanno contribuito a tenere lontano gli elettori dalle urne. Non…
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Crisi energetica o crisi del sistema Europa?
Tra qualche giorno andremo a fare il pieno alle nostre auto scortati dai servizi di vigilanza, visto l’ingente somma di euri necessari. Il petrolio ha superato il livello degli ottanta dollari a barile e si appresta, stando all’opinione di alcuni economisti, a superare i cento dollari. Già con gli ottanta dollari a barile la benzina alla pompa ha raggiunto il costo a litro tra i 170 e i 180 centesimi di euro. Visto che ancora la memoria m’assiste, ricordo che nel 2008 si raggiunse la quotazione più alta in assoluto: 147,5 dollari e precisamente l’11 luglio 2008. A quanto pare il numero che porta male non è più il 17…
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Il tasso d’inflazione sale al 3,4% in settembre e Bonomi bacia i piedi a Draghi (bontà sua!)
I governi europei, e non solo, sono preoccupati per il rapido innalzamento del tasso d’inflazione che in breve tempo ha raggiunto il ragguardevole valore del 3,4%. Un dato mai raggiunto dal lontano 2008. Ma la preoccupazione più tragica non sta nel dato attuale, quanto al previsto aumento di gas e petrolio che potrebbero raggiungere incrementi superiori al 40%. Alcuni governi stanno mettendo a punto alcuni correttivi per arginare questa folle corse al rialzo dei prodotti petroliferi ma, che, a mio parere serviranno ben poco, anzi avranno l’effetto contrario, in quanto incentiveranno i produttori ad innalzare ulteriormente i prezzi, visto che a pagare in parte saranno gli stati, che a loro…