Cultura
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La rottamazione delle idee
I nostri pensieri, che ritenevamo liberi ed incondizionabili, ci accorgiamo tutto ad un tratto che possono essere manipolati proprio da quei pensieri che subdolamente ci vengono inoculati con l’unico fine di addomesticare la nostra capacità di idealizzare e di conseguenza di agire. In sostanza possiamo dire che è in atto una lotta per l’accaparramento dei cervelli, di quelle macchine biochimiche che producono pensieri, affinché questi possano far prevalere i pensieri di un tipo anziché quelli dell’altro. E’ una lotta fratricida. Una vera guerra di idee, spesso purtroppo fatta di menzogne e di arroganza. Si spacciano ideali virtuosi per poi vendere dell’utopia in formato fumogeno, oppure attraverso l’inneggiamento ai grandi valori…
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Conoscete il Felicistan?
Forse non tutti sanno che oltre ai seguenti Stati: Afghanistan, Pakistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, esiste anche il Felicistan. Uno stato ai confini con i sogni e la fantasia. Una terra a volte tanto vicina che possiamo osservarla ad occhio nudo, a volte, invece lontanissima, in cui spesso trovano asilo le nostre speranze di poter vedere finalmente un mondo migliore. Il Felicistan non è uno stato iscritto all’ONU. Ne è stata rifiutata l’adesione con la seguente motivazione: la democratizzazione dell’apparato statale e la sua organizzazione economica, sociale e politica è in contrasto con i sistemi vigenti nei 193 stati aderenti all’ONU, pertanto ciò comporterebbe un concreto pericolo di contaminazione…
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Brindisi , Palazzo Nervegna- Convegno : “Il lavoratore migrante mediatore di cultura, difficoltà e opportunità” – Foto del mio intervento
ITALIA – Brindisi (Puglia), martedì 06 giugno, ore 18:00 Sala dell' Universtà di Palazzo Granafei – Nervegna , via Duomo, 20 InterClub per l’UNESCO di Bisceglie e di Brindisi 2017 ONU – UNESCO International Decade for the Rapprochement of Culture (2013 – 2022) THE MIGRANT WORKER AS A CULTURAL MIDDLEMAN. OPPORTUNITIES AND DIFFICULTIES
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Storia della Colonna di Sant’Oronzo di Lecce (Seconda parte)
Come già accennato nella prima parte, Lecce miracolata dal Santo Protomartire Oronzo, decise di dedicare a lui una colonna dove al suo apice poter mettere la sua statua in modo da dominare e continuare soprattutto proteggere Lecce e suoi abitanti. La diatriba con Brindisi, descritta ampiamente nella prima parte di questo lavoro, in effetti scaturisce dall’iniziativa del loro sindaco che mosso da “fervore religioso” volle donare ai leccesi una delle due colonne che segnano la fine della Via Appia. C’è da dire che una delle due colonne nel 1528 cadde e non fu ripristinata dal popolo brindisino. L’origine di queste due colonne è alquanto controversa. Alcuni fanno risalire tali origini…
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Storia della Colonna di Sant’Oronzo di Lecce (Prima Parte)
Attribuita a Sant’Oronzo la liberazione della nostra Provincia dalla peste del 1656, per gratitudine, fu decisa l’erezione di un monumento che tramandasse ai posteri la memoria del prodigio. Combinazione il Sindaco di Brindisi Carlo Stea, in un momento di esaltazione religiosa, scrisse ai leccesi: “Per la statua del Santo che ci ha liberato dalla peste, Brindisi concorre con un prezioso piedistallo, costituito con i rocchi marmorei della colonna romana crollata il 1528.” L’idea, per quanto lodevole dal lato religioso, trovò una forte opposizione nella cittadinanza, la quale, pur sentendosi come le altre cittadine salentine, riconoscenti al Santo patrono Oronzo, non sapeva però adagiarsi all’idea di esser privata di quei pezzi…
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Percepisci la vera dimensione del vuoto quando un Caro Amico ti lascia
Sono da poco rientrato dal funerale del mio caro amico Ing. Gianni Carluccio. Ci conoscevamo da poco più di una decina d'anni. Un incontro casuale, propiziato dalla Prof.ssa Fotinì Kaimaki di Atene, che aveva individuato una mappa, relativa ai messapi, realizzata da Gianni. Lei ne aveva bisogno per il suo libro "Ι Ελλαδα του Σαλεντου" ovvero "la Grecia del Salento" pregandomi di contattare l'autore, per averne l'autorizzazione al relativo utilizzo. Cosa che feci. Gianni m'invitò a casa sua e con grande gentilezza e ospitalità mi dette la mappa. In quella circostanza ebbe inizio la nostra amicizia. Lo coinvolsi nell'Associazione Italoellenica e dopo nella fondazione del Club per l'UNESCO della Grecìa Salentina, che ci…
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Comunità Speranza – Associazione di Volontariato Carcerario
Comunità Speranza Associazione di volontariato carcerario, è un'associazione apartitica che persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale. E' caratterizzata da: -assenza di fini di lucro; -democraticità della struttura organizzativa; -gratuità delle cariche. Intende porsi come punto di riferimento di tutte le problematiche connesse al pianeta carcere e al rapporto che intercorre tra mondo "interno" ed "esterno", offrendo un servizio libero e gratuito.
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LA CONFESSIONE DI RATZINGER Un grande Uomo a cui la Chiesa dovrà il suo futuro
“Ratzinger: "Troppo stanco, così ho lasciato il ministero petrino” Trattandosi di una confessione fatta, peraltro da un Papa, potrebbe risultare blasfemo dubitarla? Conoscendo la sua maestosa figura di grande uomo di cultura e di Chiesa, proprio in virtù di questo fondato motivo, qualche dubbio mi assale. E’ di questi giorni la pubblicazione dell’intervista fatta al Papa Emerito (al secolo Joseph Ratzinger) sulle motivazioni che lo hanno indotto a rinunciare al soglio pontificio il 28 febbraio del 2013, dopo esser stato eletto a condurre la Chiesa il 19 aprile 2005, con il nome di Papa Benedetto XVI, succedendo a Giovanni Paolo II. Una intervista che in un certo qual modo ripercorre il pensiero…
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Ricordo di una delle giornate più belle della mia vita
Proprio in questi giorni si stanno celebrando le Giornate Mondiale dei Giovani a Cracovia. Assistendo ieri, con grande commozione, alla festosità di due milioni di giovani, provenienti da tutti i paesi del mondo per testimoniare il loro grande desiderio di Pace, Amore e Solidarietà, il mio pensiero non ha potuto fare a meno di ripercorrere l’indimenticabile esperienza vissuta nel lontano 1963 partecipando all’XI JAMBOREE WORLD SCOUT che si tenne in Grecia a Maratona. Trattandosi di straordinarie esperienze, desidero rendere tutti voi partecipi dei sentimenti e degli stati d’animo provati ben 53 anni fa. Già dal 1961 avevo iniziato a frequentare a Lecce il reparto scout dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani)…
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Una stampa di Pompeo de Renzi
Una stampa di Pompeo Renzi che ci descriva attraverso le sue immagini una Lecce che già allora doveva essere una bella cittadina. Questa raffigura la piazza dei mercanti . Al centro la chiesa di Santa Maria delle Grazie disegnata dal Teatino Rosario Coluccio di Rossano Veneto. A destra la loggia del porticato del mercato del pesce e a sinistra il vico dei forcinari che era degli Olivetani dei SS Nicolò e Cataldo. La fontana fu smontata nel 1768 e fu ricomposta al Parco l'anno successivo. (Fonte "Lecce nel seicento di Michele Paone)
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Basilica del Rosario di Lecce, straordinaria evidenza del Barocco Leccese
Viene considerata l'ultima opera realizzata da Giuseppe Zimbalo. L’incarico gli fu assegnato dal vescovo Giuseppe Pignatelli I lavori ebbero inizio nel 1691 furono ultimati nel 1728, diciotto anni dopo la morte dello Zimbalo. La basilica sorge sull’area della chiesa di San Giovanni d’Aymo, risalente al trecento. Le due enormi colonne a spirale scanalate, riccamente decorate, racchiudono un gran portale sul quale si innalza un timpano con la statua di San Domenico e lo stemma dei Domenicani. La facciata della chiesa presenta una imponente balaustra, al centro della quale vi è la statua della Vergine e sulla quale si innalzano enormi vasi di fiori, angeli, cavalli. Un incanto decorativo esterno di grande effetto che…
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Ascoltando Lili Marleen
Girovagando tra i vecchi dischi a 78 giri dei miei genitori, la mia attenzione viene attratta da uno in particolare, che sembrava più degli altri utilizzato. I 78 giri (così li chiamavamo per comodità) erano quei dischi che si adagiavano sul piatto del giradischi e dopo aver attentamente posato il braccio, detto anche pick-up, si poteva ascoltare la musica incisa nei suoi solchi. Avevano un diametro di oltre 40 cm. Erano spessi e pesavano circa un chilogrammo. Ancora oggi a distanza di oltre sessant’anni dall’inizio della loro sparizione dal mercato, è facile reperirli nei vari mercatini dell’usato o dell’antiquariato. Molti ragazzini oggi probabilmente non conoscono questo aggeggio che ha accompagnato…