Politica/Economia
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Banche Fondo Atlante: un flop conseguenza di idee poco chiaro
Il 2016 sarà ricordato, nella storia del nostro paese come quello della svolta del sistema bancario. Come prima cosa ai posteri risulterà chiaro che il tanto decantato sistema bancario solido, sicuro e super vigilato era solo una infondata convinzione, una iperbole. Sarà allora chiaro che, le regole con cui i giocatori del sistema finanziario si contendevano il mercato non erano delle migliori, anche perché le conseguenze dei loro errori sono state pagate dai cittadini, grazie anche ad una classe politica troppo accondiscendente ai poteri forti della finanza . I sistemi di controllo, secondo me, sono stati impostati con intelligente furbizia, in quanto, come poi si è dimostrato, che quando si…
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Cosa non si dice delle banche : a chi e perché sono stati accordati e poi erogati fidi mai rientrati?
E’ il momento delle banche. Alcuni esempi di lesa virtù bancaria ha incrinato il rapporto di fiducia incondizionata che godeva. Il nostro sistema bancario, ritenuto tra i più solidi dell’Europa, sta rivelando, oltre che delle crepe, dei comportamenti posti in essere, oggi all’ attenzione della magistratura penale. Che la crisi economica finanziaria sia scaturita, o meglio causata dal sistema finanziario, a partire da quello americano è noto a tutti. Non era altrettanto noto che il sistema bancario italiano avesse in pancia oltre 201 miliardi di sofferenze che, secondo alcuni calcoli, meno ottimistici, dovrebbero invece superare i trecento miliardi. Tutti i governi d’Europa nel corso degli anni precedenti hanno posto in…
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Conviene essere evasori o non pagare i debiti bancari?
Analizzare l’andamento della politica italiana di questi ultimi anni, se da una parte è drammaticamente difficile, dall’altro ci consola, ovviamente ironicamente, che basta definirla inadeguata alle esigenze reali del paese, per non incorrere in errore. Non solo, il giudizio poi, risulta azzeccato. Un teatrino squallido, dove giornalmente vanno in scena decine e decine di burattini, abilmente condotti da una pletora di burattinai, che alternandosi così di frequente, lo spettatore non capisce più quale opera teatrale stiano inscenando. Si ha spesso la sensazione che questi burattinai prendano il posto dei burattini, non perché quest’ultimi hanno la testa di legno, ma perché in tante circostanze non sanno nemmeno loro cosa sta…
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L’Economia mondiale rallenta: si ipotizzano nuove strategie senza analizzarne le cause
E’ oramai un dato di fatto, non più una previsione che l’economia mondiale, anche per il 2016 è destinata a rallentare. I dati di cresciti sono rivisti al ribasso e non poche sono le strategie ipotizzate per fronteggiare questo fenomeno, che per la sua durata e per la sua consistenza, sta preoccupando un po’ tutto il mondo finanziario e produttivo. Per la prima volta nella storia dell’umanità, prestare soldi alle banche non è più un contratto remunerativo per il risparmiatore, al contrario, sarà quest’ultimo che dovrà riconoscere alla banca un compenso, assimilato a spese di mera custodia. Elemento questo che ha fatto presagire un decollo della domanda, non trovando più…
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Tassi sottozero: stravolgerà il sistema finanziario e monetario?
Qualche decennio fa, qualcuno se lo ricorderà, si accennò all’ipotesi, per allora assurda, che avremmo pagato noi le banche per tenere i nostri soldi, non percependo più alcun interesse remunerativo. Concetto quest’ultimo che è stato alla base della circolazione monetaria e della gestione del risparmio. Nel giro di pochi decenni, quello che appariva assurdo è diventato realtà. Alcune banche centrali operano oramai applicando tassi sottozero. In poche parole se noi depositiamo i nostri risparmi o semplicemente la liquidità disponibile, la banca non ci riconoscerà più nessuna remunerazione, anzi, al contrario, saremo noi che pagheremo questo servizio al sistema bancario. In Italia questo sta già avvenendo nell’ambito di alcune trance di…
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S’inceppa la finanza: per recessione o degrado etico culturale?
In questi ultimi mesi, forse sarebbe giusto dire ultimi anni, stiamo assistendo ad un degrado del sistema globale. Tutti rivolgono il proprio interesse alla crisi finanziaria, che iniziata dallo scampato default greco, non ha più trovato una soluzione essendo il virus propagatosi in tutti i continenti. La politica internazionale, non solo quella italiana, che forse è da ritenersi eticamente traballante, ci sta ampiamente dimostrando che, corruzione e clientelismo non sono difetti esclusivi del sistema Italia. Si è molto giocato su dei luoghi comuni, dove ritengo che la stessa comunicazione pubblica e privata ha avuto le sue colpe, non so se per cattiva fede o per scarso impegno professionale. Assistiamo…
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Sofferenze bancarie: ancora una volta è in atto il gioco delle tre carte
Son bastate sole cinque ore di colloquio tra i responsabili economici dell’Unione Europea ed il nostro ministro Padoan, per trovare una “condivisa” soluzione sul problema di come affrontare le sofferenze bancarie del sistema Italia attestasi a circa 350 miliardi di euro. Una soluzione così immediata su un problema di così grande importanza per il futuro del sistema finanziario non solo italiano, che ci porta obbligatoriamente a pensar male. Non per mala fede congenita di chi scrive ma perché in passato, quando si è trattato di affrontare coperture di crac finanziari chi ci ha rimesso è stato solo il cittadino. Ancora una volta non riusciamo a capire come mai si cercano i rimedi tampone…
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Le nostre future generazioni oltre alla crisi economica avranno addosso anche il fardello di riscattarsi dall’ignominia della corruzione
Ma che sta succedendo a questo nostro Bel Paese? La sensazione più evidente che si ha nel guardare negli occhi degli italiani è l’assenza di speranza. Si vive giorno dopo giorno, senza più preoccuparsi del domani. La necessità di pianificare il proprio futuro pare sia stata cancellata o quanto meno non fa più parte di quella prospettiva di vita fatta di progetti. La gente immersa nell’apatica indifferenza, vive la propria giornata incolore lamentandosi del presente, ricordando il passato, senza più accennare al futuro. Si sta spegnendo l’interesse verso la politica e l’economia, essendo stati da tempo esautorati dal parteciparvi, avendo queste intrapreso strade diverse e distanti dalle reali esigenze ed…
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Immaturità politica
Dalla prima tangentopoli sono trascorsi più di vent’anni. Da allora la lancetta degli orologi degli italiani pare essersi fermata. La corrotta, quanto nefasta gestione dei denari pubblici degli anni ottanta e novanta, nonostante sia trascorso un ventennio, non ha insegnato nulla. Anzi al contrario, rileviamo oggi un degrado etico spaventoso, dilagato in tutti i settori della pubblica amministrazione. Si ha oramai la convinzione generalizzata, che spero in cuor mio sia sbagliata, che se ancora esiste qualche meandro pubblico non ancora toccato da corruzione, concussione, peculato e appropriazione indebita, è perché ancora nessun magistrato ci ha messo il naso. Una sensazione che si ribalta violentemente con gravi ripercussioni sul livello di…
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Il PIL frena e franano le aspettative di una ripresa
Ancora una volta l’ottimistica euforia delle ultime settimane è stata gelata dai dati dell’ISTAT relativi al terzo trimestre 2015 che vede il PIL avanzare solo dello 0,2% con un incremento tendenziale annuo che potrebbe attestarsi a non più dello 0,7% un po’ lontano dalle previsioni governative. Le manovre economiche varate dal governo e le pseudo riforme di un sistema Italia che non riesce ad uscire fuori sui soliti difetti, quali una elefantiaca burocrazia ed un sistema ancora troppo ancorato sul clientelismo e corruzione, sono servite, a mio parere a ben poco. Nonostante tutte le condizioni favorevoli di cui abbiamo goduto, tutte dipendenti da scelte di strategia economica e finanziaria rivenienti…
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Crescita del PIL. Segnali di fumo (grigio) all’orizzonte dell’economia italiana
I dati sull’andamento economico degli ultimi mesi stanno facendo sperare alcuni e festeggiare tant’altri. I titoli a quattro colonne sulla ripresa economica in movimento oramai si sprecano. Allegria ed anche un po’ di euforico ottimismo pervade il paese. Bellissimo se fosse vero. Premetto di appartenere alla categoria dei Gufi, non per partito preso, sarebbe sciocco e scellerato, ma per un mero vizio che non riesco a perdere, cioè quello di analizzare i dati, quelli reali, quelli concreti, quelli che sommandoli e/o sottraendoli, danno dei risultati matematici chiari ed inequivocabili. Il Pil a fine anno tutti si aspetteranno che cresca dell’1% e ciò, se si avverasse, pur non essendo un risultato euforico sarebbe sempre un buon risultato su cui brindare. Se…
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Politica economica: ricordate Cimabue quello che ne faceva una e ne sbagliava due?
. A volte per non dire spesso, si ha la sensazione che questa politica da molti anni operi esattamente nella direzione sbagliata, ovvero come recitava un vecchio spot pubblicitario del Carosello televisivo di alcuni decenni fa: Cimabue ne fai una e ne sbagli due. Se al posto di Cimabue sostituiamo la Politica il senso è più che compiuto. I problemi del paese da alcuni decenni si accavallano, si rincorrono, sembrano giocare a nascondino ed anche quando chiaramente individuati, il gioco riprende cercando il modo più facile per occultarli o peggio ancora dandoli per risolti. La disoccupazione continua a crescere nonostante le mirabolanti trovate renziane spacciate come la svolta epocale che a mio giudizio sta…
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La Banca Centrale Europea alle prese con il Quantitative Easing (QE) bolle di sapone o prove di crescita?
Il 22 gennaio 2015 Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ha presentato ufficialmente il suo Quantitative Easing (Qe). Si tratta di una misura straordinaria che ha lo scopo di rilanciare l'economia dell'Eurozona, facendo scendere il costo del debito degli stati e i tassi di interesse, rilanciando il mercato del credito e fermando la deflazione, cioè il calo dei prezzi al consumo che si registra oggi in diversi paesi del Vecchio Continente. In questa sede desidero esprimere la mia opinione in merito. Tra qualche giorno la Banca Centrale Europea[1] inizierà il rastrellamento di titoli pubblici, non solo italiani, per 60 miliardi al mese, per circa 24 mesi. Una iniezione di ottimismo finanziario che sta…