Politica
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Elezioni Regionali in Sicilia: Riflessioni post elettorali
Del risultato politico dell’ attuale consultazione elettorale in Sicilia, penso che non importa a nessuno o quasi, trattandosi di una regione che comunque vadano le cose, non la potrà salvare nemmeno la penicillina. Tutti guardiamo alla Sicilia quale laboratorio politico che potrebbe essere poi applicato su scala nazionale nelle prossime elezioni politiche del 2018. Premettiamo che abbiamo assistito ad una campagna elettorale tra le più squallide della storia della repubblica italiana. Motivo per cui più del 50% di siciliani non è andato a votare, se poi allarghiamo lo sguardo alle elezioni amministrative tenutesi contemporaneamente ad Ostia, il tredicesimo comune italiano per grandezza, dove ha votare un solo elettore su tre,…
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Scontro PD Bankitalia: perché l’istituto di vigilanza tace?
Da alcuni giorni imperversa la notizia dello sgambetto di Renzi fatto a Visco, Governatore della Banca d’Italia. Una manovra elettorale per alcuni, una ingerenza nell’autonomia dell’istituto di vigilanza del sistema bancario italiano, per altri. Un intervento per meri fini elettorali, del solito guascone fiorentino, che addebita a Bankitalia il difetto nella vigilanza su quelle banche che hanno presentato un conto salato allo stato, lasciando in brache di tela qualche centinaio di migliaia di risparmiatori. Quello che mi stupisce più di tutto è il silenzio di Visco e dei vertici di Banca d’Italia, che pubblicamente offesi, denigrati nel loro ruolo istituzionale di primaria grandezza, tacciono. Strano che non abbiano sentito il…
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Le strategie sbagliate di un leader sbagliato
Molti anni fa ebbi a rimproverare a Umberto Bossi la sua poca lungimiranza politica, sicuramente supportata da una scarsa capacità strategica della lega degli anni 90. Una lega che se non avesse cavalcato la strada del meridione brutto, sporco e cattivo, probabilmente avrebbe messo all’angolo Berlusconi, diventando lei il primo partito d’Italia. Il problema degli anni 90 non era, come non lo è nemmeno oggi “Roma Ladrona” bensì una politica, che definirla tale, faremo un torto a chi precedentemente l’ha ritenuta una cosa seria. In questi ultimi 30 anni la bramosia del potere a tutti i costi, ha generato una serie di gravi problematiche di ordine etico, che hanno pian…
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Prove di avvicinamento del MDP al PD: che si fa per una poltrona
Speranza bussa alla porta del PD chiedendo il necessario permesso per rientrare con la coda in mezzo alle gambe. Risale solo allo scorso 25 febbraio la nascita del nuovo movimento politico rappresentato dagli scontenti del PD, ovvero i secessionisti, che in questi tempi vanno molto di moda. Non sono passati nemmeno otto mesi da quando Speranza, Bersani e compagni, nauseati ed avviliti dalle politiche poste in essere da Renzi, sostenute peraltro dalla stragrande maggioranza del PD, sono usciti costituendo l’MDP, che già ci hanno ripensato. Nell’esclusivo interesse di costituire un forte baluardo contro la sempre crescente destra, sono pronti a sacrificarsi e di rientrare nell’ovile. Non so se la definizione…
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Il duopolio della politica: i parlamentari e il popolo
I politicanti del nostro paese ancora una volta non hanno perso l’occasione per manifestare apertamente, laddove ancora ce ne fosse bisogno, il loro attaccamento al potere, incuranti e indifferenti delle aspettative della gente comune. Hanno dimostrato che se vogliono sanno essere furbi e intelligenti, vista la esilarante legge elettorale il Rosatellum” la cui architettura è esclusivamente atta a salvaguardare il loro giardinetto di potere. Strano è, che la stessa furbizia e intelligenza non riescano ad applicarla nei confronti delle serie problematiche che attanagliano la vita quotidiana degli italiani. Hanno quindi approvato questa riforma del sistema elettorale che da un suo primo esame parrebbe essere esclusivamente utile per accentrare e rafforzare…
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L’Unione Europea e i diritti umani
Un binomio quello dell’Unione Europea e dei Diritti Umani che spesso produce irritazione e sgomento, non tanto per le decisioni che vengono prese, quanto per il consolidato comportamento ipocrita che scaturisce dalle pubbliche affermazioni. Una Unione Europea che meriterebbe di essere presa in esame proprio su questo fronte, dove gli atteggiamenti comunitari, mi pare che in questi ultimi anni hanno posto in essere politiche che definirei avverse al principio universale del rispetto e tutela dei Diritti Umani. Leggevo che in merito alla problematica di una eventuale riabilitazione politica di Berlusconi, l’Unione Europea si è espressa dichiarando che l’Italia ha rispettato la norma sotto il profilo della tutela dei Diritti Umani.…
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Quando corruzione fa rima con ordinaria amministrazione
I casi di corruzione oramai si susseguono e si inseguono giorno dopo giorno, diventando il pane quotidiano del cittadino italiano che a quanto pare non ci fa nemmeno più caso. Sono tanti e tali i reati in corso d’opera, che pur investendo tutti i settori della pubblica amministrazione hanno assunto la dimensione dell’ordinaria amministrazione. Tutto normale, un nuovo fatto di corruzione ai danni dello stato e di tutti i cittadini che pagano le tasse non interessa più nessuno, la massa si è assuefatta e quel che è peggio che se ne frega. Si è palesata una situazione paradossale, surreale, dove corrotti e corruttori possono tranquillamente operare alla luce del sole,…
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Economia: siamo il paese dei balocchi o del bengodi?
L’onda lunga di una ripresa economica da oltre un anno percorre in lungo e in largo l’Europa, favorita da un allegro andamento che sta caratterizzando positivamente vaste aree medio orientali. Anche se la Cina continua a destare qualche preoccupazione, visto che la sua crescita si è ridotta a poco più del 6% (bazzecole per chi era abituato a crescite a due cifre) il mondo sembra tirare un respiro di sollievo, ritenendo a ragion veduta, di essersi messo dietro le spalle la crisi che dal 2007-2008 che ha notevolmente condizionato lo sviluppo economico e soprattutto sociale. Non toccheremo in questa sede l’argomento che sta influenzando, in termini allarmistici, l’andamento dei mercati…
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Il calzino non ancora rivoltato
Scrivere su ciò che quotidianamente riserva la politica alla gente, è diventata cosa monotona, soprattutto per la costante e immancabile conseguente arrabbiatura. Ci aggiungerei che trattasi anche di una cosa mortificante, vista lo stato di salute pubblica. E’ sconfortante constatare, giorno dopo giorno, come la politica stia astutamente perseverando nella ricerca dei modi per raggirare l’opinione pubblica. Ed è subdolamente inaccettabile che il tutto poi venga spacciato, sfacciatamente, come il nuovo che avanza. Quello che stiamo vivendo è uno spazio temporale caratterizzato da ipocrisia e falsità. Manipolazione e appiattimento dei canali di comunicazione che, pare facciano da cornice ad un sistema che si vuole spacciare per “calzino-rivoltato”, consolidando invece, i…
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Il Napoleone del XXI secolo preferisce partire dalla Libia
Nel 1798 Napoleone Bonaparte intraprese la campagna d’Egitto con successo, in parte immeritato, vista la sconfitta subita dalla sua flotta ad Abukir da parte degli inglesi, che segnò la sua ascesa politica che l’avrebbe portato a governare l’Europa. Nel XXI secolo, il nuovo Napoleone, ovvero Macron, al di sora e aldilà di ogni regola diplomatica, contrariamente al suo blasonato predecessore che scelse allora l’Egitto, parte senza consultarsi con nessun partener europeo alla conquista economica della Libia. Lo fa con arroganza ma con una azzeccata tempistica, nell’ambito di un palcoscenico delicato quale quello nord africano, caratterizzato dal preoccupante fenomeno dell’emigrazione che io ritengo al momento pilotata. L’Italia ha una sua storia…
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Grecia: un accanimento terapeutico della Troika il cui fine appare ancora oscuro
La crisi economica e finanziaria ellenica in questi ultimi dieci anni è entrata prepotentemente nella quotidianità delle nostre riflessioni per cercare di capire, non solo le cause che onestamente dovrebbero essere oramai chiarite, quanto ricercare i giusti rimedi nell’ambito di una economia globalizzata che non rispetta più le regole del libero mercato. Si analizzano i dati statistici economici per comprendere l’evoluzione di una crisi che pare senza fine e dove non sempre gli stessi economisti intravedono soluzioni convergenti. La mia personale opinione, aldilà dei macroscopici errori commessi dai governi ellenici precedenti, è quella che la crisi greca la si è affrontata dando assoluta precedenza alle alchimie finanziarie e alle ingordigie…
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L’analfabetismo politico
Nell’ambito di una devastante crisi politica ed economica sono stati posti sotto lente d’ingrandimento i numerosi fattori che ne hanno propiziato il radicamento. Corruzione, concussione, appropriazione indebita, falso in bilancio sono i fattori più incriminati, dai quali l’attuale ordinamento pubblico del nostro paese non riesce più a prendere le distanze. Pur in presenza di una consolidata consapevolezza sulla vastità e drammaticità sociale ed economica, la classe dirigente pare indifferente, staticamente restìa a porre in essere significativi correttivi. Viene spontaneo pensare ad una complicità politica, ma meno spontanea risulta la riflessione sulle motivazioni di fondo che generano tale deprecabile andazzo. Non mi riferisco ovviamente agli interessi personali e alla estenuante lotta…
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La Grecia tra crediti, debiti, speranze e delusioni
E’ da tempo in corso una partecipata ed accorata contestazione da parte della politica ellenica sull’entità del suo debito pubblico in riferimento ai vantati crediti proprio nei confronti della sua più accanita oppositrice finanziaria: la Germania. E’ da oltre un decennio che la Grecia è in penuria finanziaria conclamata, avendo, i precedenti governi, accumulato un mastodontico debito pubblico frutto di scellerate politiche governative, perorate e sostenute proprio da quei partener europei che oggi invece invocano e sostengono il rigore. Il paradosso del debito greco tanto perseguito dall’Unione Europea è il risultato di una politica interna ed estera, posta in essere, alla luce del sole, o quanto meno con la consapevolezza…
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La rottamazione delle idee
I nostri pensieri, che ritenevamo liberi ed incondizionabili, ci accorgiamo tutto ad un tratto che possono essere manipolati proprio da quei pensieri che subdolamente ci vengono inoculati con l’unico fine di addomesticare la nostra capacità di idealizzare e di conseguenza di agire. In sostanza possiamo dire che è in atto una lotta per l’accaparramento dei cervelli, di quelle macchine biochimiche che producono pensieri, affinché questi possano far prevalere i pensieri di un tipo anziché quelli dell’altro. E’ una lotta fratricida. Una vera guerra di idee, spesso purtroppo fatta di menzogne e di arroganza. Si spacciano ideali virtuosi per poi vendere dell’utopia in formato fumogeno, oppure attraverso l’inneggiamento ai grandi valori…
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Elezioni Francesi: la fine dell’Europa sta proprio nel votare sempre il meno peggio
Siamo oramai a poche ore dall’apertura delle urne francesi. Tra circa 24 ore sapremmo che direzione avrà preso l’intera Europa. Uno scontro politico interno, intriso di paure e soprattutto contradizioni. Si scava nella remota profondità dei programmi dei partiti d’oltralpe per trovare qualcosa di buono. Io non ne ho trovate. La differenza tra i due contendenti è quasi nulla. Per quanto diversamente rappresentati dai mass media, a me sembrano ambedue la scelta peggiore. Comunque vada la Francia avrà un capo non all’altezza del compito. Macron, spacciato come il Renzi francese, vorrebbe tenersi lontano dai soliti stereotipi della politica, sperando che sia in condizione, lui, di spiegarci a quali stereotipi si…
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Grecia: Tsipras un premier tradito o che ha tradito il suo popolo?
Leggevo qualche riflessione sulla situazione economica ellenica apparsa su qualche quotidiano in merito alla ulteriore stangata, ovvero sul taglio del 25% sulle pensioni. Una nota su Tsipras, sul suo programma governativo, caratterizzato da tagli sempre più draconiani, senza un esplicita prospettiva orientata alla crescita. Sembrerebbe che tutta la politica economica sia stata sbagliata, che la mancanza di privatizzazioni e apertura a capitali stranieri sia colpa di Tsipras. Addirittura lo si apostrofa come peggiore, o quasi, di chi lo ha preceduto. Si fanno paragoni con altre realtà europee. Una severa critica a tutto tondo, che io personalmente non condivido, in quanto priva di una analisi delle condizioni e delle cause che…
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L’Economia Italiana: le due facce della medaglia (di bronzo)
La campagna elettorale, nonostante ormai si sia deciso, per paura del Movimento 5 Stelle, di rimandare la consultazione elettorale addirittura a metà 2018, è in corso dallo scorso 4 dicembre. Tra promesse non mantenute (leggi Renzi che avrebbe dovuto lasciare la politica) e l’ulteriore oltraggio ad un intero popolo, che dopo aver sonoramente bocciato con lo schiacciante risultato referendario, l’impalcatura politica ed economica del rottamatore bugiardo, si è ritrovato con un governo fotocopia, manovrato dall’esterno dal burattinaio impallinato. Nel contempo l’Italia sta lentamente sprofondando nella generale confusione dove pare si sia persa la bussola in tutti i sensi possibili ed immaginabili. Scuola, sanità, emigrazione, corruzione dilagante, giustizia che chiamarla tale…
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E’ in atto un premeditato e scientifico genocidio del pensiero democratico e culturale dell’umanità
Da un po’ di settimane l’attenzione finanziaria è ritornata ad accendere i riflettori sulla Grecia. S’impongono nuovi tagli alla spesa pubblica ellenica con specifico riferimento alle pensioni, oltre ad altri titoli di spesa che avranno come risvolto un ulteriore diminuzione dei servizi sociali, oramai tutti drammaticamente azzoppati da una scellerata cura dimagrante. Una cura che se inizialmente in parte necessaria, in virtù di una allegra gestione della finanza pubblica ellenica da parte dei governi che si sono succeduti, soprattutto a cavallo dell’ingresso dell’euro, si è poi trasformata in una vera tagliola sociale. Le fasce più deboli della popolazione stanno da anni pagando un prezzo diventato sempre più insostenibile. Molte aree,…
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Ti cedo un ideale in cambio di una opportunità: ovvero la compravendita di un diritto
Quanto sta succedendo in questi ultimi tempi, in giro per il mondo, evidenzia e fa scaturire un’amara constatazione: il degrado sta dilagando, anche l’etica è stata posta su una bilancia e le si è assegnato un prezzo. Proprio così, oggi il tutto ha un suo prezzo, ovvero un suo valore materialistico. Gli ideali che un tempo caratterizzavano il motore propulsivo di un avanzamento sociale e democratico della società, oggi sopravvivono solo se rappresentano una convenienza economica, se possono essere mercanteggiati, quindi scambiati sul mercato quali mere merci di scambio: ti cedo un ideale in cambio di una opportunità e spesso questa transazione commerciale altro non è che la svendita di…
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Riaffiora lo spettro della Grexit: quando la Germania perde il pelo ma non il vizio
Ad esaminare alcuni eventi, soprattutto nel modo come questi si sono presentati sul mercato della finanza, per poi rincorrersi, si ha il sospetto che alcuni burattinai in giro per il mondo continuino a giocare sulla pelle e il futuro di intere popolazioni. Ciò che sta accendo, e soprattutto quello che è già accaduto, pare non abbia ancora insegnato nulla alla classe politica, non solo italiana, che a quanto pare è in buona compagnia con altri stati, pertanto si ha il sospetto che il quadro economico, politico e sociale in cui versa il mondo d’oggi, altro non è che un sistematico progetto strategico che è frutto solo di eccentrici egoismi che…
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Ci risiamo, la solita irresponsabilità politica
E’ da tempo sotto gli occhi di tutti il lento ma costante scivolamento dello stato economico del nostro paese verso un triste declino. Oramai non abbiamo più bisogno dei dati Istat, basta guardarsi in giro per comprendere qual è lo stato dell’arte dell’economia italiana. Negozi, esercizi commerciali in genere che giorno dopo giorno abbassano la saracinesca per non più rialzarla. Giovani sempre più sconfortati per l’assenza di una opportunità lavorativa che consenta a loro di disegnare un futuro. I dati economici scodellati dalle solite agenzie ci danno ancora in deflazione, ovvero diminuiscono i prezzi. Altra nota dolente, riuscire a capire come mai questa indicazione non corrisponda alla quotidianità del cittadino…
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Perché non sono d’accordo con la suprema Corte in materia di legge elettorale
Comincerei dalla riletture dell’articolo 48 della Costituzione, che così recita: “il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”. La libertà ed uguaglianza del voto non mi pare trovi spazio applicativo nel confermare i capilista bloccati e le candidature plurime, dove sarà, per quest’ultime, un sorteggio a stabilire dove assegnare il seggio. Se il voto è uguale, vorrà dire che tutti hanno uguale peso e il conteggio democratico del numero di questi, sarà l’unico “legale” strumento per assegnare un seggio parlamentare e non invece assegnato attraverso un diritto privatistico soggettivo dei capi bastone dei partiti. Lo stesso dicasi per le pluri-candidature, dove il mio…
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IL GIORNO DELLA MEMORIA AD INTERMITTENZA
Il 28 gennaio scorso ho partecipato ad un convegno dedicato alla Giornata della Memoria, organizzato dal Club per l'UNESCO di Bisceglie, con il seguente tema: "Promise Land, viaggio, speranza, accoglienza" come dalla locandina qui pubblicata. Ho ritenuto interessante riportare, per sommi capi, il mio intervento che ho così denominato: "Il Giorno della Memoria ad Intermittenza" Chi ha cercato attraverso i propri studi, o semplice curiosità storica, addentrarsi nei meandri del più atroce dei delitti commessi dall’uomo, quale quello del genocidio, non può non aver poi riflettuto sugli errori che ancora oggi si commettono, anche in cattiva fede, spesso propiziati dalla politica estera di…
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Mentre la politica è alla ricerca di nuovi inciuci, l’economia è ad un passo dal tracollo
La politica, dopo l’esito referendario dello scorso 4 dicembre, è restata immobile, come se in questo paese tutto andasse per il meglio, in attesa del 24 gennaio, ovvero del parere della Corte Costituzionale in materia di legge elettorale. Ora risvegliatasi dal suo inspiegabile torpore, insegue, senza una alcuna idea sul proprio futuro, posizioni di strategia suicida per l’intero paese. Ha già messo da parte i terremotati e i morti dell’Hotel di Rigopiano, in parte riconducibili ad un sistema disorganizzato, senza regole e, laddove esistono non vengono applicate, poiché tanto alla fine non paga nessuno. La politica oramai si sta dedicando al loro sport preferito: le schermaglie inconcludenti che il più…
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Siamo diventati i peggiori guerrafondai della storia dell’uomo. Il mondo in guerra spreca 13.600 miliardi di dollari. di Pompeo Maritati
Sulle motivazioni che hanno spinto l’uomo a fare la guerra sin dai primordi della sua esistenza terrena è un dato di fatto incontrovertibile. Sull’argomento non si contano gli studiosi delle varie scienze che si sono cimentati a darne una spiegazione. E’ diventato di moda credere che la guerra sia scatenata dal potere dell'istinto distruttivo umano. Questa è stata la spiegazione fornita da istintivisti e psicoanalisti. Per esempio, un importante esponente della ortodossia psicoanalitica, E. Glover, argomenta contro M. Ginsberg che "l'enigma della guerra è sepolto… nelle profondità dell'inconscio", paragonando la guerra a "una forma svantaggiosa di adattamento istintuale". (E. Glover e M. Ginsberg, 1934.)